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MotoGP | Vinales da Assen ad Assen: "Sarei felice anche senza podio"

Un anno fa si iniziava ad incrinare il rapporto con l'Aprilia, oggi invece Maverick ha conquistato il suo primo podio con l'Aprilia. Una scommessa vinta, perché Massimo Rivola ed i suoi uomini gli hanno permesso di lavorare senza troppe pressioni ed ora si cominciano a raccogliere i frutti.

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Da Assen ad Assen, sembra quasi un segno del destino. Lo scorso anno in Olanda si era incrinato il rapporto tra Maverick Vinales e la Yamaha, con il primo passaggio di quella che poi solo poche settimane più tardi sarebbe diventata una rottura definitiva. 12 mesi dopo, proprioi la "Cattedrale" è stata il teatro del primo podio in sella all'Aprilia del pilota di Roses, terzo al traguardo, che sembra finalmente di nuovo pronto a spiccare il volo.

Già al Sachsenring aveva dimostrato di aver fatto un salto di qualità, perché l'abbassatore della sua RS-GP si era rotto quando era in quarta posizione, ma ancora in lotta per il podio. Il tracciato olandese poi è sempre stato uno dei suoi preferiti, quindi erano in tanti ad attenderlo al varco e Maverick ha risposto presente. E' vero che forse il risultato finale è stato favorito anche dal contatto che ha escluso Fabio Quartararo ed attardato il suo compagno Aleix Espargaro, ma il gap di poco più di un secondo dal vincitore Pecco Bagnaia parla chiaro: la sua è stata una gara da protagonista.

Il talento di Vinales non è mai stato messo in discussione da nessuno, ma era probabilmente più sul fronte dei rapporti umani che aveva bisogno di qualcosa di diverso, che sembra aver trovato all'interno del box della Casa di Noale, come ha sottolineato non appena arrivato alle interviste di rito, con una carezza anche al compagno ed alla sua famiglia.

"Devo ringraziare non solo l'Aprilia, perché senza di loro questo non sarebbe stato possibile, ma anche Aleix. Lui è stato il primo a darmi una mano, dicendo mi di venire qui, che sarei stato accolto bene e che mi avrebbero aiutato a tornare ad essere veloce. Ma anche mia moglie e la mia bambina, che riescono sempre a tirarmi fuori un sorriso anche nei momenti più difficili. Quello è un amore che ti permette di ripartire sempre", ha detto Vinales ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

"L'Aprilia sta facendo un lavoro incredibile, sia con me che con Aleix. Si merita di essere sul podio in ogni gara. Mi sembra che abbiamo la mentalità di una squadra nuova, che ha tanta voglia e tanta fame di vincere. Hanno una grande fiducia nei miei confronti e questo mi permette di dare il massimo ogni giorno ed anche di più in gara", ha aggiunto.

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Pur essendo uno ha già vinto nove volte in MotoGP, anche se quello di oggi è solo un terzo posto, Maverick colloca questa gara molto in alto nel ranking delle più belle della sua carriera: "Penso che sia la quarta più bella. E' il primo podio con Aprilia ed è molto speciale, dopo un anno che non salivo sul podio".

Poi l'istinto del pilota va subito a pensare a quello che si può migliorare: "Si poteva fare anche meglio se fossi partito davanti. Ora dobbiamo rimanere concentrati e capire come fare meglio in qualifica. Però sono sorpreso perché sono due gare che faccio un primo giro clamoroso, dopo aver sempre faticato per tanti anni. Questo è stato uno step importante".

Quel che è certo è che secondo Vinales questo non è un risultato casuale. La sua convinzione è che ora il feeling con la RS-GP gli potrà permettere di essere competitivo in diverse occasioni: "Se a Sachsenring stavo lottando per il podio, ero sicuro che sarei andato forte qua. Dopo la pausa arriva Silverstone, che è una delle mie piste preferite e penso che l'Aprilia andrà molto bene, perché l'anno scorso Aleix ha fatto un garone ed salito sul podio. Poi c'è anche Misano, tante piste che mi piacciono. Quindi voglio continuare a crescere piano piano, ma anche prendermi la rivincita in Austria", ha detto, con un chiaro riferimento alla rottura definitiva con la Yamaha.

Ma è il modo in cui si è congedato che ha fatto capire che forse Maverick è riuscito a trovare quel cambio di mentalità che cercava da tempo: "Sarei stato così felice anche se non fossi salito sul podio. Negli anni ho imparato a mantenermi sempre sullo stesso mood a prescindere dal risultato, continuando a spingere. Se vuoi arrivare a vincere l'unico modo è fare un passettino ogni giorno".

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