Melandri lascia l'Aprilia: nel futuro c'è la Yamaha SBK?
C'è l'ufficialità della chiusura del rapporto: Marco cerca una sella tra le derivate di serie, in ballo c'è anche Ducati
Ora c'è anche la conferma ufficiale: Marco Melandri e l'Aprilia si sono detti addio. A partire dal Sachsenring il ravennate non sarà più in sella alla RS-GP, moto con cui non è mai riuscito ad instraurare un buon feeling neanche avendo a disposizione quasi metà campionato.
Già dal Mugello si parlava di una possibile rottura, anche perché il ravennate non ha mai nascosto che avrebbe preferito continuare a difendere i colori della Casa di Noale nel Mondiale Superbike piuttosto che affrontare questo salto nel buio in MotoGp, con la consapevolezza che sarebbe stato un anno di puro sviluppo senza troppe velleità di poter fare risultato.
La tempistica del divorzio non è affatto casuale, perché l'obiettivo di Marco è proprio quello di tornare a correre tra le derivate di serie e ormai i posti appetibili sembrano essere davvero pochi: al momento le sue due alternative sembrano la Ducati e la Yamaha, con la seconda che sembra decisamente la meta più gradita, anche perché con Borgo Panigale il distacco era stato piuttosto doloroso alla fine dell'avventura in MotoGp.
La Casa di Iwata si appresta a rientrare in forma ufficiale in SBK con la nuovissima R1, moto che ha già mostrato delle prestazioni importanti nella Coppa del Mondo Superstock 1000. Senza dimenticare che in questo programma ritroverebbe Andrea Dosoli, responsabile del reparto ricerca e sviluppo, con cui ha già lavorato sia nella prima esperienza in Yamaha che in BMW.
Nel comunicato diffuso dall'Aprilia per il momento non viene fatto accenno al nome del sostituto, ma viene dato per scontato che al Sachsenring correrà il collaudatore Michael Laverty, pilota con due anni di esperienza in MotoGp con la PBM, che curiosamente è anche il fratello di Eugene, attuale portacolori del Team Aspar proprio nella classe regina.
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