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Tra pioggia e cadute spunta un fantastico Lorenzo!

Marquez e Pedrosa ko sul bagnato, ne approfittano Aleix Espargaro e Crutchlow. Brutto botto per Rossi

Era l'ottocentesima gara della storia del Motomondiale e sicuramente quella di oggi a Motorland Aragon resterà nella storia come una delle più ricche di colpi di scena della MotoGp. Ma anche perché ha messo fine alla più lunga astinenza dalla vittoria di Jorge Lorenzo, che finalmente ha conquistato il gradino più alto del podio in questa stagione disputando una corsa davvero perfetta in condizioni tutt'altro che semplici, che hanno messo ko tutti i principali protagonisti.

A doversi mangiare le mani è soprattutto Marc Marquez, perché ad essere decisivi sono stati gli ultimi giri, quando la pioggia ha iniziato a cadere copiosa sul tracciato spagnolo, convincendo la direzione gara ad autorizzare il cambio moto. In questa fase il leader del Mondiale ha esagerato, restando troppo in pista ed imponendo anche al compagno Dani Pedrosa di seguirlo. Il risultato è stata la doppia caduta di entrambi, avvenuta per Dani quando mancavano quattro giri ed una tornata più tardi per Marc.

In contemporanea invece Lorenzo, che nel frattempo si era un po' staccato dalle due RC213V, si è fermato ed ha cambiato la moto, ritrovandosi catapultato al comando quando si delineata nuovamente la classifica. A quel punto gli è bastato stare attento a portare la sua M1 al traguardo, ma bisogna dire che oggi ha decisamente meritato questa gioia, perché anche sull'asciutto ha tenuto testa ai due connazionali della Honda, cosa che sembrava praticamente impossibile ieri.

Nel box Yamaha però ci sono stati anche attimi di apprensione, perché dopo appena quattro giri Valentino Rossi è andato largo sull'erba sintetica ed è caduto molto rovinosamente. Portato via in barella, il "Dottore" è stato trasferito al centro medico perché ha preso una brutta botta in testa e qui gli è stato diagnosticato un forte trauma cranico, anche se va detto che il pesarese non ha mai perso conoscenza.

Tornando alle Honda, sia Marquez che Pedrosa hanno poi ripreso la via della pista, tagliando il traguardo in 13esima e 14esima posizione. Dunque, il leader iridato ha guadagnato un punticino sul compagno di squadra, portando il suo vantaggio a 75 lunghezze. Questo vuol dire che tra due settimane si giocherà il suo primo match point a Motegi. Dopo quasi quattro anni però oggi non c'è neanche una RC213V sul podio.

All'elenco dei piloti caduti vanno aggiunti purtroppo anche Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso: il primo dopo appena due giri, quando era al comando delle operazioni, il secondo invece quando con il bagnato stava recuperando molto nei confronti di Jorge Lorenzo e sembrava poter dire la sua per il podio. Un podio che a sorpresa è comunque arrivato per la Ducati, con Cal Crutchlow che si è reso protagonista di un grande finale, nel quale è arrivato a sfiorare addirittura il secondo posto in volata. Per lui comunque resta almeno la soddisfazione di essersi tolto una bella gioia prima di lasciare la Rossa.

Ma un'altra pagina di storia è stata scritta dal pilota che è salito sul secondo gradino del podio, ovvero Aleix Espargaro: non solo è la prima volta tra i primi tre per lo spagnolo, ma anche per il Forward Racing e per una moto della categoria "Open". La grinta con cui ha risposto all'attacco finale di Crutchlow, con il quale c'è stata anche una carenata sotto alla bandiera a scacchi, vale più di mille parole. A lui poi va il merito di essere stato il primo a rischiare il passaggio alla moto da bagnato.

Ai piedi del podio troviamo Stefan Bradl, che è arrivato ad un soffio da regalare un'ultima soddisfazione a Lucio Cecchinello ed alla Honda LCR. Segue poi il terzetto composto da Bradley Smith, Pol Espargaro ed Alvaro Bautista, ma c'è gioia anche per Danilo Petrucci ed Alex De Angelis, che si portano a casa dei punti con l'11esimo ed il 12esimo posto finale.

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