I
test collettivi di Sepang si sono conclusi con una
Yamaha ed una
Honda appaiate in prima posizione con lo stesso identico tempo. Quando mancavano circa otto minuti alla bandiera a scacchi dell'ultima giornata,
Dani Pedrosa è riuscito infatti a copiare al millesimo l'1'59"999 con cui
Valentino Rossi ha guidato la classifica fin dalle prime ore del mattino.
Il pesarese e lo spagnolo sono stati quindi gli unici a riuscire a scendere sotto al muro dei due minuti in questa tre giorni caratterizzata da una pista in condizioni peggiori rispetto ai test di inizio mese, nei quali l'assente
Marc Marquez, fermato dalla frattura del perone destro rimediata in allenamento, fu sensibilmente più veloce.
Tornando al
"Dottore", la performance di oggi sembra dire che almeno per quanto riguarda il giro secco il pesarese sembra aver trovato una soluzione ai problemi della sua
M1 con la nuova gomma posteriore
Bridgestone. L'altro lato della medaglia però è che non è riuscito a portare a termine la simulazione di gara, completando solo dei run piuttosto brevi ed interrompendo il suo lavoro con largo anticipo (intorno alle 14).
Diverso invece il discorso per
Pedrosa, che non ha sfoderato solo una buona prestazione nel "time attack", ma ha anche completato una simulazione di gara di 19 giri con un passo decisamente interessante:
"Camomillo" ha girato costantemente sotto al muro del 2'02", con un miglior crono di 2'00"9 in questa sequenza. Dunque, le quotazioni della
Honda sembrano davvero buone in vista dell'apertura stagionale in Qatar.
Sono decisamente in crescita quelle della
Ducati, con
Andrea Dovizioso che oggi ha piazzato la
GP14 in terza posizione a soli 68 millesimi dai battistrada. Il 2'00"067 (in configurazione "Factory", più alti i tempi con la "Open") del pilota forlivese è il suo miglior tempo in tutti i sei giorni di test disputati in Malesia ed anche
Cal Crutchlow oggi ha fatto progressi, chiudendo ottavo, ma a soli sette decimi dalla vetta. Nel box di Borgo Panigale oggi dovrà essere presa poi una scelta definitiva riguardo alla possibilità di correre in configurazione
"Open": uno scenario che al momento appare molto probabile.
E parlando di
"Open" non si può non citare il grande lavoro di
Aleix Espargaro, anche oggi quarto con la sua
FTR-Yamaha e distanziato di solo un decimo dai migliori, confermando che in Qatar dovrà essere tenuto d'occhio anche lui, almeno quando si dovrà lottare contro il cronometro per la pole position. Alle sue spalle ci sono le
Honda di Stefan Bradl ed Alvaro Bautista, con lo spagnolo del
Team Gresini che oggi ha faticato un pizzico di più, pur confermandosi tra i migliori.
Continuano le grandi difficoltà di
Jorge Lorenzo. Il vice-campione del mondo sembra averle provate davvero tutte per risolvere i problemi che la nuova gomma posteriore
Bridgestone crea alla sua
Yamaha M1, come testimoniato dai ben 70 giri messi insieme oggi, ma non sembra essere riuscito a sbrogliare la matassa, visto che si è dovuto accontentare della settima prestazione a sei decimi.
Detto dell'ottavo tempo di
Crutchlow, dietro di lui ci sono le due
Yamaha del Team Tech 3, con
Bradley Smith che nel finale è riuscito ad avere la meglio su
Pol Espargaro. In crescita la
Suzuki, che con
Randy De Puniet si è arrampicata fino alla 12esima posizione, mentre tornando a parlare di
"Open" va detto che la seconda moto di questa classe è la
Ducati GP13 di Yonny Hernandez, che oggi si è migliorato ancora, chiudendo 13esimo.
Non convincono ancora invece le
Honda RCV1000R: la migliore è quella di
Nicky Hayden, ma l'americano occupa solamente la 15esima posizione, ma soprattutto paga un distacco di poco meno di due secondi. Simili i tempi realizzati da
Hiroshi Aoyama e dal rookie
Scott Redding, mentre fanno poco testo quelli di
Karel Abraham, ancora alle prese con una spalla malconcia. Inspiegabili, infine, i pesantissimi distacchi che
Colin Edwards vede sempre rifilarsi dal compagno
Aleix Espargaro.
MOTOGP, Sepang, 28/02/2014
Terza giornata di test collettivi
1. Valentino Rossi - Yamaha - 1'59"999 - 41 giri
2. Dani Pedrosa - Honda - 1'59"999 - 50
3. Andrea Dovizioso - Ducati - 2'00"067 - 42
4. Aleix Espargaro - FTR-Yamaha (Open) - 2'00"101 - 43
5. Stefan Bradl - Honda - 2'00"164 - 48
6. Alvaro Bautista - Honda - 2'00"506 - 60
7. Jorge Lorenzo - Yamaha - 2'00"619 - 70
8. Cal Crutchlow - Ducati - 2'00"790 - 62
9. Bradley Smith - Yamaha - 2'00"804 - 71
9. Pol Espargaro - Yamaha - 2'01"032 - 54
11. Andrea Iannone - Ducati - 2'01"198 - 47
12. Randy De Puniet - Suzuki - 2'01"430 - 55
13. Yonny Hernandez - Ducati (Open) - 2'01"497 - 56
14. Colin Edwards - FTR-Yamaha (Open) - 2'01"748 - 35
15. Nicky Hayden - Honda (Open) - 2'01"924 - 59
16. Michele Pirro - Ducati - 2'02"029 - 48
17. Hiroshi Aoyama - Honda (Open) - 2'02"070 - 61
18. Scott Redding - Honda (Open) - 2'02"228 - 50
19. Hector Barbera - FTR-Kawasaki (Open) - 2'02"341 - 54
20. Katsuyuki Nakasuga - Yamaha - 2'03"115 - 30
21. Mike Di Meglio - FTR-Kawasaki (Open) - 2'03"499 - 52
22. Karel Abraham - Honda (Open) - 2'04"304 - 29
23. Nobuatsu Aoki - Suzuki - 2'06"482 - 14
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