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Dovizioso "stregato" dal potenziale della Yamaha

Il pilota italiano ha chiuso il test di Sepang al terzo posto e si trova molto a suo agio sulla M1

Dovizioso
Andrea Dovizioso è stato senza dubbio una delle rivelazioni della tre giorni di test collettivi della MotoGp a Sepang. Finalmente recuperato fisicamente dell'infortunio alla clavicola, il pilota italiano ha potuto finalmente cominciare ad affinare il feeling con la Yamaha M1 del team Tech 3 e alla fine è emerso come il migliore dei piloti della Casa di Iwata, con il terzo tempo assoluto. Mettersi dietro Jorge Lorenzo non è affatto male come inizio... "Dovipower" infatti è piuttosto soddisfatto del lavoro effettuaro in Malesia, dove ha avuto modo di prendere le misure alla M1 anche sul bagnato: "Anche se la pioggia ci ha interrotti nelle prime due giornate, questi test sono stati molto positivi e sono davvero contento. Ho fatto i miei primi giri sotto la pioggia con la Yamaha e le sensazioni sono state positive: il motore è molto fluido, quindi permette di gestire al meglio le sbandate del posteriore". Anche la spalla infortunata sembra aver reagito particolarmente bene, permettendogli di cominciare a spingere: "La spalla va molto meglio rispetto al primo test e mi ha permesso di comprendere meglio il potenziale della M1. Ora mi decisamente più a mio agio sulla moto e sono proprio contento del tempo che ho ottenuto alla fine e anche della posizione. La cosa più importante però è l'ottimo lavoro svolto qui, che ci ha permesso di capire molte cose della moto". La nuova specifica di motore arrivata dal Giappone poi è stata un'altra sorpresa positiva: "Il nuovo motore mi piace perchè ci aiuta molto nell'inserimento di curva e questo era già uno dei punti di forza della Yamaha". Insomma, Andrea sembra sempre più convinto della sua scelta di lasciare la Honda: "Oggi ho fatto un long run di 15 giri perchè era importante capire le caratteristiche della moto sulla lunga distanza. Ero curioso di scoprire soprattutto il comportamento delle gomme e devo dire che abbiamo abbastanza lavoro da fare, ma credo che la moto sia già ad un livello prestazionale molto alto".

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