Marc Marquez non lascia neanche le briciole ai suoi avversari e continua a surclassarli anche quando in palio non ci sono punti per la classifica iridata. E' questo quello che è accaduto oggi a
Jerez de la Frontera, dove all'indomani del
Gp di Spagna si sono fermate diverse squadre della
MotoGp per una giornata di test.
Il leader del Mondiale ha messo la sua
Honda davanti a tutti fin dalle primissime fasi della mattinata, realizzando nella seconda ora un crono di 1'38"737 che la concorrenza è riuscita ad avvicinare solamente pochi minuti prima della bandiera a scacchi, quando la temperatura ha ricominciato ad abbassarsi sul rovente tracciato andaluso.
"El Cabronsito" comunque si è dato parecchio da fare anche nel pomeriggio, arrivando a mettere insieme ben 55 giri e riuscendo a migliorare il comportamento della sua
RC213V nelle curve più veloci, grazie ad alcune modifiche azzeccate sulle sospensioni posteriori.
L'unico a scendere sotto all'1'39" oltre a lui è stato
Jorge Lorenzo, che proprio in extremis è riuscito a realizzare un 1'38"999. Ci è andato solo vicino invece
Valentino Rossi, che si è fermato a 1'39"063. In casa
Yamaha hanno iniziato a girare solamente poco prima di mezzogiorno, ma le due
M1 hanno sommato ben 120 giri. Il
"Dottore" ha portato avanti il lavoro con il telaio nuovo introdotto nel weekend, concentrandosi sull'elettronica e sul bilanciamento generale, mentre lo spagnolo ha provato anche un nuovo forcellone, sembra con buone indicazioni.
Alla fine scivola quindi al quarto posto
Dani Pedrosa, che anche lui si è migliorato di poco nell'ultima ora, precedendo le altre due
Honda RC213V di Alvaro Bautista e Stefan Bradl. Con i suoi 73 giri, il portacolori del
Team Gresini è stato il più attivo di giornata, ma è anche vero che lo spagnolo aveva diverse novità da testare portate dalla
Showa e dalla
Nissin. Il tedesco invece si è concentrato sulla messa a punto di sospensioni e geometrie, cercando di migliorare la gestione delle gomme nei long run.
A seguire,
Pol Espargaro ha vinto il derby di famiglia con il fratello
Aleix. Il campione in carica della Moto2, reduce da una gara non particolarmente esaltante, oggi è riuscito a mettersi dietro anche il compagno di squadra
Bradley Smith, che è stato protagonista di una caduta senza conseguenze. Tornando ad
Aleix invece, quest'ultimo è stato ancora una volta il più veloce tra le
"Open" con la sua
Forward Yamaha, anche se la
Honda RCV100R di Hiroshi Aoyama si è avvicinata a poco meno di un decimo. Assente invece l'altra moto del
Team Aspar, in quanto
Nicky Hayden questa mattina si è svegliato con il polso destro gonfio ed ha preferito rimanere a riposo.
Veniamo ora al capitolo
Ducati: assenti
Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, che gireranno all'inizio della settimana prossima al
Mugello, il lavoro è stato tutto sulle spalle di
Andrea Iannone e del collaudatore
Michele Pirro. La giornata del pilota della
Ducati Pramac è durata appena 15 giri prima che una caduta lo forzasse allo stop. Questi pochi chilometri però gli sono bastati per risolvere i problemi che lo hanno tormentato nel weekend: semplicemente sono svaniti utilizzando la stessa mappa scelta da
"Dovipower" per il Gp.
Per quanto riguarda i protagonisti delle retrovie, tanto lavoro anche in casa
Avintia, dove
Hector Barbera ha avuto modo di provare una nuova configurazione del motore
Kawasaki, mentre in casa PBM, non avendo particolari novità sulla moto, si sono concentrati sulla messa a punto dell'elettronica
Magneti Marelli.
Infine, bisogna ricordare che oggi ha fatto il suo esordio in
MotoGp Simone Corsi, che ha avuto l'opportunità di salire sulla
Forward Yamaha "Open" di Colin Edwards: l'italiano, già portacolori della squadra di
Giovannni Cuzari in
Moto2, ha completato 45 giri con un miglior crono di 1'42"333, chiudendo quindi a circa 2"5 da
Aleix Esparagaro. Tutto sommato un risultato discreto se si considera che non aveva mai guidato una 1000 in precedenza.
MotoGp - Jerez de la Frontera - Test Collettivi
Top Comments