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Dovizioso: "Forse siamo partiti troppo forte quest'anno"

La Ducati vive un momento di appannamento (per lui 3 ko in 4 gare), ma Andrea spera in una svolta a breve

Andrea Dovizioso è entrato davvero in una spirale negativa dalla quale sembra non riuscire più ad uscire. Oggi al Sachsenring ha collezionato il suo terzo ritiro in quattro gare, ma questa volta è stato un suo errore a costringerlo alla resa: nel tentativo di rimontare ha chiesto troppo alla sua Ducati ed è finito ruote all'aria alla curva 5.

"Tutto è stato condizionato dalla mia brutta qualifica. Su questa pista non siamo stati veloci per tutto il weekend, quindi stavo cercando di recuperare: stavo spingendo molto e sono entrato un pelo più forte alla curva 5, ma è stato sufficiente per perderla e cadere" ha tagliato corto sulla gara tedesca.

Poi ha riattaccato su un avvio di stagione che forse era stato troppo bello per essere vero: "Il punto è che dobbiamo capire cosa sta accadendo per quanto riguarda la nostra velocità, anche se qui sapevamo che avremmo fatto fatica. Forse siamo partiti troppo forte quest'anno, quindi tutti si aspettavano che saremmo cresciuti più rapidamente nell'arco della stagione. Tre podi di fila hanno alzato le aspettative, ma non era questa la realtà. Forse la realtà è quella contro cui stiamo sbattendo la testa. Ora le cose vanno un pochino peggio, ma dobbiamo cercare di trarre qualcosa di positivo anche da questo momento. Mi dispiace molto per la squadra, perché questo weekend abbiamo lavorato molto per cercare di migliorare, ma non ci siamo riusciti".

La settimana prossima comunque ci sono due giorni di test a Misano che potrebbero aiutare ad uscire da questa piccola crisi: "Abbiamo due giorni di test a Misano che saranno molto importanti anche se le condizioni che troveremo saranno particolari, perché ci sarà molto caldo. Però avremo due giorni per lavorare con calma, senza la pressione del weekend, potendo fare le nostro comparazioni. Sarà importante perché dobbiamo uscire da questo momento di stand-by. Sia chiaro, non parlo del lavoro, perché quello non si ferma mai e stiamo sempre portando materiale, ma siamo in stand-by dal punto di vista del miglioramento e dobbiamo capire perché. Quello che sta succedendo comunque non penso che sia preoccupante".

Tornando sul suo periodo di appannamento, "Desmodovi" ha aggiunto: "E' stato un insieme di problemini che abbiamo avuto, ma nelle ultime gare abbiamo affrontato anche delle piste che non ci hanno permesso di esprimerci al meglio a livello di velocità. Siamo sempre partiti un po' lontani e durante il weekend non riesci mai a risolvere tutti i problemi, magari guadagni qualcosa, ma mai abbastanza. Mettiamoci in mezzo anche due qualifiche non buone da parte mia su due piste sulle quali è difficile superare come qui ed Assen. Io comunque non sono uno che si nasconde dietro ad un dito e che ha problemi a parlare di queste cose qui: dobbiamo tirare fuori di più dalla moto, ci stiamo lavorando, ma credo molto nel nostro gruppo, perché credo che ci siano le teste pensanti giuste per venirne fuori".

Quando gli è stato chiesto se crede che la Ducati abbia un po' perso la strada giusta, ha replicato subito: "Non credo che abbiamo perso la strada, perché abbiamo sempre capito abbastanza bene quello che stavamo provando. In generale gli altri sono un po' migliorati, ma forse nelle prime tre gare per un motivo o per l'altro non erano riusciti a sfruttare al massimo il loro potenziale. Di conseguenza il loro livello si è alzato in quelle successive".

Bisogna solo capire come superare gli attuali limiti della GP15: "I limiti della GP15 sono chiari, ma cosa fare e in che direzione andare no, altrimenti lo avremmo già fatto. Anche perché non è che se capisci che uno dei problemi è la trazione c'è una medicina che te lo risolve automaticamente. Solitamente quando lavori per favorire un aspetto, finisci per peggiorarne un altro e quindi bisogna sempre valutare attentamente il da farsi".

Una cosa però è chiara, l'obiettivo di vincere almeno una gara quest'anno non è stato accantonato a Borgo Panigale: "Assolutamente no. Per la velocità di base che abbiamo sulla GP15 credo che sia assolutamente possibile, ma non è questo il punto. Se per caso vinciamo ad Indianapolis non è che abbiamo risolto i problemi. Non è quello che ci fa fare la differenza. Dobbiamo capire perché in queste ultime gare abbiamo preso così tanti secondi di distacco da Honda e Yamaha".

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