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Sachsenring, Libere 3: Marquez è un martello

Sul giro secco le Yamaha sono vicine, ma sul passo sembra esserci una bella differenza. Cresce Dovizioso

Marc Marquez vuole vincere il Gp di Germania e lo ha ribadito nella FP3 di questa mattina che, come di consueto, si è trasformata in un vero e prioprio "time attack" negli ultimi dieci minuti, con tutti i big che andavano a caccia della top ten e quindi dell'accesso diretto alla Q2. Tra le altre cose, in questo caso la lotta è stata particolarmente serrata, visto che sono ben 14 i piloti racchiusi nello spazio di appena un secondo.

Come detto, a svettare è stato Marc Marquez e probabilmente il campione del mondo in carica avrebbe potuto fare anche meglio del suo 1'21"083 se non avesse trovato del traffico mentre affrontava il giro conclusivo. A dover spaventare la concorrenza però è soprattutto la facilità disarmante con cui il pilota della Honda riesce a girare sul passo dell'1'21"6-1'21"7.

Sul giro secco, infatti, le Yamaha non sono troppo lontane: sia Jorge Lorenzo che Valentino Rossi sembrano aver fatto un passo avanti importante ed hanno chiuso in seconda e terza posizione, a meno di due decimi da "El Cabronsito", separati tra loro da appena 53 millesimi. La senzazione però è che sul passo abbiano ancora qualcosa da recuperare sul battistrada.

In quarta posizione c'è la Ducati GP15 di Andrea Dovizioso, che grazie alla gomma soft ed alla scia di Lorenzo è riuscita a scalare la classifica dopo essere rimasta fuori dalla top ten praticamente per tutto il turno. Completa il quadro delle prime cinque posizioni un sorprendente Bradley Smith, che a pochi minuti dal termine aveva addirittura portato la sua Yamaha Tech 3 al comando, chiudendo poi a 485 millesimi da Marquez.

Solo sesto Dani Pedrosa, che evidentemente questa mattina non è riuscito a trovare il miglioramento che avrebbe sperato ieri. Dietro di lui ci sono la Suzuki di Aleix Espargaro e l'altra Honda di Cal Crutchlow, che si sono guadagnati un posto in Q2 nonostante abbiano animato il turno con due cadute senza conseguenze, rispettivamente alla curva 1 ed alla curva 3.

Nono posto nella classifica cumulativa per Andrea Iannone, che è il solo pilota del gruppo a non essere riuscito a migliorare la performance di ieri. Al ducatista però è bastato l'1'21"824 della FP2 per rimanere nella top ten, giusto davanti alla Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro, che completa il quadro dei piloti che disputeranno direttamente il secondo segmento della qualifica.

Sarà interessante quindi la Q1, visto che ci saranno piloti agguerriti come come Maverick Vinales, Scott Redding e Yonny Hernandez, rimasti tutti fuori davvero per una questione di millesimi. In particolare dispiace per il britannico, che in questo weekend era parso piuttosto in palla.

Continuando a scorrere la classifica, in 14esima piazza c'è il leader delle "Open", che è Hector Barbera con la Ducati Avintia, mentre purtroppo Danilo Petrucci non è riuscito ad andare oltre al 15esimo tempo. Non male la prova dell'Aprilia RS-GP di Alvaro Bautista, che ha ridotto il proprio gap ad appena 1"2. Sempre in coda infine la Forward Yamaha del rientrante Claudio Corti, che comunque si è migliorato ancora rispetto a ieri.

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