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Sachsenring, Libere 2: brilla ancora Marquez

Sorprendono Smith e Iannone in seconda e terza posizione. Passo avanti evidente di Lorenzo, perde colpi Rossi

Non capita tutti i giorni di vedere ben 15 moto racchiuse nello spazio di appena un secondo in MotoGp, ma oggi è andata così al Sachsenring nella seconda sessione di prove libere del Gp di Germania, che rispetto a stamani ha visto un miglioramento importante delle prestazioni da parte di parecchi protagonisti (in tanti hanno lavorato con la gomma asimmetrica anteriore).

Davanti a tutti si è confermato Marc Marquez: il campione del mondo in carica ha tenuto la sua Honda in cima alla classifica praticamente per tutti i 45 minuti a disposizione e proprio all'ultimo giro ha realizzato il best di giornata in 1'21"621, staccando di 119 millesimi la migliore delle Yamaha, che a sorpresa è stata quella di Bradley Smith.

Il pilota del Team Tech 3 ha fatto un salto avanti importante in questa FP2, ma ha sfruttato anche la scia della Ducati di Andrea Iannone proprio nel momento in cui il pilota di Vasto stava utilizzando la gomma soft per issarsi al terzo posto in classifica: la differenza tra i due è infatti di appena 84 millesimi.

Rispetto a questa mattina sembra aver fatto un passo avanti deciso Jorge Lorenzo: il maiorchino è tra coloro che sono riusciti a scendere sotto al muro dell'1'22", ma soprattutto ha tolto circa mezzo secondo rispetto al tempo della FP1. Impresa che invece non è riuscita alla Yamaha gemella di Valentino Rossi, scivolata fino al settimo posto, alle spalle anche di Dani Pedrosa e della Suzuki di Aleix Espargaro.

Con l'ottavo tempo, anche se poco più lento rispetto a quello ottenuto stamani, Scott Redding si è confermato particolarmente in palla su questa pista, riuscendo a girare su un ritmo non troppo lontano da Pedrosa. Il quadro dei primi dieci si completa poi con le altre due Ducati di Yonny Hernandez ed Andrea Dovizioso, con il forlivese che per il momento è parso davvero in difficoltà in questi primi due turni.

Miglior tempo tra le "Open" per la Ducati Avintia di Hector Barbera, rimasta fuori dalla top ten per appena una manciata di millesimi. Stupisce di più però vedere fuori dalle primissime posizioni Cal Crutchlow, Pol Espargaro l'altra Suzuki di Maverick Vinales, senza dimenticare poi Danilo Petrucci.

Per quanto riguarda le Aprilia, Alvaro Bautista ha piazzato la sua RS-GP al 18esimo posto, ma il dato interessante riguarda il suo gap di solo 1"6. Più indietro Michael Laverty, che è stato anche vittima di una caduta, così come Hiroshi Aoyama, qui sostituto dell'infortunato Karel Abraham. Ancora in coda al gruppo, infine, Claudio Corti, che però si è migliorato di circa 1"5 con la sua Forward Yamaha rispetto a stamani.

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