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Sachsenring, Libere 1: subito duello Marquez-Rossi

Marc parte a razzo ed è l'unico sotto all'1'22", ma il "Dottore" è subito dietro. Lorenzo solo settimo dietro a Dovi

Marc Marquez vince al Sachsering da cinque stagioni consecutive tra 125 Gp, Moto2 e MotoGp e anche guardando all'andamento della prima sessione di prove libere del Gp di Germania viene da pensare che un motivo ci sarà: al campione del mondo in carica, tornato in grande forma da quando utilizza nuovamente il telaio 2014 della Honda, è bastato appena un turno per scendere subito sotto all'1'22".

Un'impresa che è riuscita solamente a lui con il suo 1'21"766. Sarà contento però chi spera in un bis del grande duello tra lo spagnolo e Valentino Rossi che abbiamo visto ad Assen, perché alle sue spalle c'è proprio la Yamaha del leader della classifica iridata, che ha pagato 336 millesimi, ma è parso piuttosto in palla fin dai primissimi giri proprio come in Olanda.

In terza posizione a sorpresa si è issata nel finale la Honda di Scott Redding, ma va detto che il britannico ha realizzato la sua performance seguendo la scia della RC213V di Dani Pedrosa, che infatti ha chiuso quarto appena 76 millesimi più indietro. Le sorprese però non sono finite qui, perché la migliore delle Ducati è quella di Yonny Hernandez in quinta posizione, anche se il portacolori del Team Pramac ha utilizzato la gomma soft per piazzare il suo 1'22"396.

Sesta posizione per la Ducati GP15 di Andrea Dovizioso, risalita solamente sotto alla bandiera a scacchi dopo essere rimasta fuori dalla top ten praticamente per tutti i 45 minuti a disposizione. Attardato anche Andrea Iannone, che non è riuscito ad andare oltre al decimo tempo. Da segnalare che sulle Desmosedici è stato provato anche un nuovo codone, che sembra quasi incassare lo scarico al suo interno.

Inizia nuovamente in salita il weekend di Jorge Lorenzo: il maiorchino sembra non aver trovato la quadra con la messa a punto della sua M1 e al momento si trova relegato in settima posizione, staccato di quasi sette decimi da Marquez, ma di poco più di tre dalla Yamaha gemella di Valentino Rossi.

Nelle prime dieci posizioni, davanti a Iannone, troviamo poi anche la Suzuki di Aleix Espargaro, che oggi sfoggia la livrea celebrativa dei 30 anni del marchio GSX-R e la Honda di Cal Crutchlow. Al momento quindi dovrebbero passare per la Q1 le due Yamaha del Team Tech 3, con quella di Pol Espargaro che è stata anche vittima di un incidente molto spettacolare alla famigerata "Waterfall".

Stesso punto che è costata un bel volo all'Aprilia RS-GP di Alvaro Bautista, alla fine 18esimo. Per quanto riguarda la Casa di Noale, si può incasellare come positivo l'esordio di Michael Laverty, che ha pagato circa mezzo secondo nei confronti dello spagnolo, chiudendo 23esimo. Il battistrada tra le "Open" è stato invece Nicky Hayden, 15esimo con la sua Honda del Team Aspar, giusto alle spalle della Ducati Pramac di Danilo Petrucci.

Rispetto al solito bisogna poi segnalare il leggero passo avanti di Alex De Angelis, che si è arrampicato fino al 21esimo posto con la sua ART-Aprilia, mentre il rientrante Claudio Corti chiude il gruppo in 25esima posizione sulla Forward Yamaha sulla quale ha rilevato l'infortunato Stefan Bradl.

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