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MotoGP | Rins: “Non mi vedevo su una moto che non fosse factory”

Nella sua prima apparizione pubblica dopo aver annunciato l’ingaggio con LCR per la prossima stagione, Alex Rins spiega a Motorsport.com il processo che lo ha portato a firmare per Honda e l’importanza di farlo come pilota factory.

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La firma sul contratto è stata posta con una settimana d’anticipo rispetto a martedì scorso, quando Honda, LCR e Alex Rins hanno comunicato l’accordo che porterà il pilota catalano a correre con una RC213V per le prossime due stagioni. In questo modo, lo spagnolo si è assicurato di restare sulla griglia di partenza nel 2023, condizione che dopo il Gran Premio di Spagna era in dubbio, dopo la notizia devastante dell’addio di Suzuki alla MotoGP al termine di quest’anno.

“Ho avuto paura di perdere il mio lavoro o di andare a finire su una moto che non fosse competitiva”, ha riconosciuto Rins parlando al podcast “Tank Slappers” di Autosport, prima di passare a commentare le diverse opzioni che gli si erano presentate e quali sono stati i ragionamenti che lo hanno portato a scegliere la struttura di Lucio Cecchinello.

“Sono molto contento perché non mi vedevo su una moto non ufficiale. Ho molta esperienza e strumenti per ottimizzare la moto, quindi non mi vedevo in una posizione che non fosse quella di avere una moto ufficiale. Potevo andare in Ducati, ma lì non mi potevano assicurare una moto di fabbrica. L’ho capito e ringrazio loro per l’opportunità, ma alla fine mi sono impegnato con Honda e questo mi rende molto felice”, afferma il catalano.

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

La notizia di Suzuki ha creato una battuta d’arresto a quello che, fino a quel momento, era il miglior inizio di stagione di Rins nella classe regina: dopo le prime cinque gare, il catalano si presentava a Jerez, sesta tappa del calendario, in vetta alla classifica mondiale, a pari punti con Fabio Quartararo. A partire da lì, una serie di cadute ha interrotto questa striscia positiva e lo ha portato ad accumulare solo otto punti nelle successive sei gare.

Attualmente è nono nella classifica generale con 75 punti, due in meno rispetto all’attuale compagno di squadra Joan Mir. Proprio con il maiorchino dovrebbe continuare a condividere la squadra nel 2023: è infatti atteso l’annuncio che renderà ufficiale il passaggio del campione del mondo 2020 nel team Repsol Honda a fianco di Marc Marquez.

Con la questione futuro risolta, Rins si è posto come obiettivo quello di tornare sul podio prima di lasciare la Casa della grande S e, perché no, provare a salire proprio sul gradino più alto: “Dal mio punto di vista, la moto di quest’anno è una delle più competitive che abbia mai fatto Suzuki. La prima gara che avremo sarà Silverstone, un circuito che mi piace molto (lì nel 2020 ha vinto la seconda delle tre vittorie che vanta in MotoGP, ndr). Ho molta voglia di provare la Honda, ma prima voglio provare a tornare sul podio e vincere ancora qualche gara con la Suzuki”.

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