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Retroscena Dovizioso: KTM lo voleva, ora il manager si pente

Pir Beier, intervistato da Sky Italia, ha raccontato il suo rammarico per non aver chiuso la trattativa con Andrea per il 2021. L'austriaco ha fatto capire chiaramente che la richiesta di Simone Battistella era troppo alta rispetto alla disponibilità degli austriaci. Il manager ha ammesso che c'è stata poca flessibilità e con il senno di poi avrebbe affrontato la trattativa in modo più aperto. Dovizioso chiosa che non è questione di soldi: "Vedremo nel futuro...".

Simone Battistella, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Simone Battistella, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Qual è il futuro di Andrea Dovizioso? Come mai la trattativa con la KTM si è chiusa prim’ancora di cominciare? Pit Beier, direttore Motorsport KTM, intervistato da Sky Italia ha dato la sua spiegazione che ha aperto a un retroscena. Sarebbe stato il manager del pilota Ducati a rifiutare l’offerta della Casa austriaca…

"Fa un po' male vedere questa situazione –spiega l’austriaco - , Dovizioso è un pilota incredibile e anche un amico. Abbiamo parlato due mesi fa. Tutti quelli al tavolo lo volevano, da una parte c'era la richiesta del manager e dall'altra le possibilità concrete dell'azienda. Non bisogna dimenticare che c’era anche un'alta pressione legata al COVID-19, bisognava trovare un valido accordo, il fatto che non ci sia stato ha fatto male a tutti”.

Dalla sponda KTM fanno capire che la disponibilità c’era a fare spazio a Dovi, ma è stato Battistella, il suo manager a chiudere le porte di una trattativa…
“Pit ha detto le cose come sono avvenute – replica Simone Battistella - , non tanto in termini di flessibilità da parte nostra, anche se ammetto che con il senno di poi, avremmo potuto essere un po' più flessibili”.

“Però ritengo che sia stato un errore di tutte e due le parti, perché in quel periodo nessuno sapeva come sarebbe finita con il COVID e se saremmo tornati a correre. Le aziende dovevano fare i conti con questa situazione e non c'è stata flessibilità da nessuna delle due parti, quindi non abbiamo trovato un accordo”.

“Come ha detto Pit, fa male, perché con il senno di poi lo avremmo potuto trovare l'accordo, ma quello era un contesto diverso da quello di oggi. Da adesso in poi, valuteremo tutti i progetti che ci verranno proposti. Non abbiamo ancora in mano nessuna proposta concreta”.

“Abbiamo fatto un po' di chiacchiere con tutti, però Andrea valuterà un progetto di volta in volta. Perché ha corso accettando termini economici molto differenti nel corso degli anni. Per Dovi è più importante il progetto, mai poi è chiaro che lo sono anche i soldi, ma nelle nostre negoziazioni non c'è mai stata una posizione ferma, del tipo 'o così o niente'. Ripeto, durante il COVID l'incertezza era grandissima, anche KTM ha fatto delle scelte immediate e con il senno di poi avrebbero potuto aspettare”.

La trattativa con KTM può avere intorbidito le acque con la Ducati?
“In un anno di rinnovi contrattuali, è normale che i piloti e le squadre parlino con altri. Non c'è nessun motivo di tensione né da parte loro, né da parte nostra. Ducati ha fatto le sue proposte ad altri piloti e noi siamo stati liberi di parlare con un altro Costruttore come KTM”.

Dunque la rottura con Borgo Panigale non è stata affatto causata dalle interferenze austriache, anche se al momento Dovizioso si trova a essere un pilota in lizza per il mondiale che non ha un futuro per la prossima stagione.

Il pilota romagnolo replica a suo modo alle parole di Beier:

“Tanti soldi? E’ sempre soggettivo. La cosa può far sembrare una situazione non reale rispetto a come è andata. Quello che è stato fatto resta, perché ognuno ha la propria idea delle varie situazioni. Vedremo nel futuro…”.

Le ultime parole lasciano il tema in sospeso, come se l’argomento non sia affatto chiuso. E il 2021 di Andrea rischia di diventare un giallo dell’estate, con troppi quesiti e poche risposte.

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