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Quinta pole e nuovo record per Marquez a Le Mans

Stupisce Pol Espargaro in prima fila, così come la Ducati di Dovizioso. Rossi e Lorenzo sono quinto e sesto

Marc Marquez non si ferma davvero più e non smette mai di stupire: il pilota della Honda non si è accontentato di firmare la quinta pole stagionale, la sesta consecutiva, ma lo ha fatto polverizzando il record del tracciato di Le Mans con un 1'32"042. Un tempo più basso di ben sei decimi rispetto al precedente limite di Dani Pedrosa, che però il suo compagno di squadra aveva realizzato quando c'erano ancora le gomme da qualifica. Ma ad essere clamoroso è il distacco che "El Cabronsito" ha rifilato a tutti gli altri, che sono capitanati da un tandem decisamente a sorpresa: a dividere la prima fila con lui, infatti, ci saranno Pol Espargaro ed Andrea Dovizioso, che ha riportato la Ducati in prima fila su una pista che spesso è stata favorevole alla Desmosedici. Il Gp di Francia ha quindi regalato il primo acuto importante nella classe regina al campione in carica della Moto2. E' vero che il distacco di quasi sette decimi da Marquez è pesante, ma essere il migliore dei piloti Yamaha è sicuramente una bella soddisfazione per "Polyccio". Stesso discorso che vale anche per "Dovipower", che proprio nel finale si è visto portare via la piazza d'onore per pochi millesimi, ma che è parso molto soddisfatto. Molto buono anche il quarto tempo realizzato dalla Honda di Stefan Bradl, mentre la delusione di queste qualifiche sono senza ombra di dubbio le due Yamaha ufficiali, che si sono dovute accontentare del quinto e del sesto tempo con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. In particolare ci si attendeva di più dal maiorchino, che però a livello di passo resta probabilmente l'unico in grado di provare ad infastidire Marquez in gara. Il distacco di otto decimi di entrambi comunque è pesante, pur essendo anche loro riusciti a scendere sotto all'1'33". Tutta spagnola la terza fila, con Alvaro Bautista che con la sua Honda ha preceduto di appena 9 millesimi la Forward Yamaha "Open" di Aleix Espargaro e di altri 8 un deludentissimo Dani Pedrosa, che evidentemente non ha ancora superato i postumi dell'intervento di sindrome compartimentale a cui si è sottoposto la scorsa settimana: nove decimi di distacco da Marquez, infatti, sono troppi in condizioni normali. Decimo tempo poi per Bradley Smith, che ha preceduto un Andrea Iannone che ha pagato a carissimo prezzo un errore commesso nel suo giro migliore: il ducatista si era messo nella scia del poleman e viaggiava con un distacco di appena un paio di decimi al secondo intermedio, ma poi è andato dritto alla chicane e quindi si è visto cancellare il suo tempo migliore. Il quadro dei piloti che hanno avuto accesso alla Q2 si completa poi con l'altra Ducati di Cal Crutchlow, con il britannico che continua ad essere in evidente difficoltà. Se si pensa che si è guadagnato il segmento finale per appena 36 millesimi ai danni della Honda RCV1000R di Nicky Hayden, è normale quindi che sia solo 12esimo.

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