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MotoGP | Quartararo: “Penalità Pecco? Io avrei preso 3 anni di galera”

Quinto dopo le prime due sessioni di prove libere a Misano, Fabio Quartararo appare piuttosto concentrato sulla propria performance. Proverà però ad approfittare della penalità inflitta a Pecco Bagnaia, su cui scherza: “A me avrebbero dato tre anni di prigione!”.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

I circuiti cambiano, ma la situazione sembra essere sempre la stessa. Fabio Quartararo è nuovamente apparso come il primo rivale delle Ducati nel venerdì di Misano, dove sono andate in scena le prime due sessioni di prove libere. Nella prima giornata del Gran Premio di San Marino, la Casa di Borgo Panigale si è di nuovo mostrata imbattibile, piazzando quattro moto in vetta.

“Al momento è così ovunque. Lo abbiamo visto al Red Bull Ring, la situazione era simile, oggi le prime quattro moto sono Ducati. Sono sempre in alto ed è questo che fa la grande differenza”, ha osservato Fabio Quartararo, che constata quanto l’intensità stia crescendo col passare dei weekend: “Tutti vogliono essere davanti, tutti vogliono essere primi. Sembrerebbe quasi che restino solo tre gare in calendario, è impressionante”.

Aprilia non si è dimostrata da meno, perché le due RS-GP in questo venerdì hanno dimostrato il proprio valore, prima di rimanere più attardate nel time attack. Questo potrebbe essere indice di un avvicinamento di Aleix Espargaro dopo un weekend difficile in Austria. Ma questa giornata ha soprattutto portato alla luce un nuovo elemento che si preannuncia fondamentale per la lotta fra i tre contendenti al titolo: Pecco Bagnaia è incappato in una penalità.

Le tre posizioni di cui il pilota Ducati è stato privato sulla griglia fanno piuttosto sorridere Quartararo, che ha dovuto scontare un Long Lap Penalty e commenta la penalità “un po’ più leggera” per il suo rivale: “Se fosse successo a me, mi avrebbero dato tre anni di prigione!”. El Diablo ci scherza su, ma questa sanzione può rappresentare una buona opportunità su una pista che, sulla carta, è molto favorevole al pilota Ducati.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“A me è indifferente, io devo concentrarmi su me stesso, ma bisogna anche trarre vantaggio da questa penalità e provare a vedere cosa si può fare dall’inizio della gara”, afferma Quartararo. “Bisogna sicuramente approfittarne, perché alla fine bisogna trarre beneficio da tutto. Sicuramente è un peccato per lui, ma è una buona cosa per noi, quindi dovremo approfittarne e provare a fare del nostro meglio”.

“Questo però influirà sulla strategia quando si saprà da quale posizione partirò sulla griglia. Al momento non cambia nulla”, assicura il francese, che valuta allo stesso modo il ruolo che potrebbe giocare il meteo, annunciato non buono per il resto del weekend. “Sinceramente, me ne frego. In ogni circostanza io darò il massimo e prendo molti rischi. Poco importa. L’anno scorso ero 15° nelle FP3 sotto la pioggia, ma a otto decimi, quest’anno abbiamo fatto un passo avanti enorme in queste condizioni, quindi non vedo l’ora di vedere come sarà se piove”.

Concentrato sulla sua prestazione senza lasciarsi condizionare da elementi esterni, Fabio Quartararo ha fatto le prove delle gomme a sua disposizione. Nonostante un long-run su una coppia morbida-media, ha scartato la soft all’anteriore dopo solo qualche chilometro: “Dal mio secondo giro con la gomma morbida, mi sono detto che non aveva senso continuare a utilizzarla. Dovevo fare un long-run di 10 o 12 giri e l’ho fatto, ma ho commesso molti errori nelle curve 1, 11, 12..., non è un problema di grip, ma di rigidità dello pneumatico. La gomma era troppo morbida per il mio stile di guida”.

“Quindi abbiamo deciso di montare la media all’anteriore ed è andata bene”, ha proseguito Quartararo, che ha preso il comando nelle FP1. Si è poi classificato quinto nella seconda sessione, stavolta con la gomma dura. “È un peccato per il mio time attack, la nostra gomma non era pronta e non ho potuto fare un grande miglioramento, purtroppo”. Ma servirà ben di più per scoraggiarlo: “Il time attack è andato male, ma il ritmo è davvero buono. So di essere veloce, oggi lo sono stato sul ritmo, non sul time attack, ma sappiamo perché”.

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