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Intervista

MotoGP | Quartararo: “Ho iniziato la stagione deconcentrato e bloccato”

Dopo aver festeggiato il rinnovo con Yamaha con un trionfo al Montmelo, Fabio Quartararo si assume una parte di responsabilità per quello che è stato un inizio di stagione scarso, in cui la mancanza di evoluzione sulla moto gli ha fatto perdere il focus.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Fabio Quartararo, che la scorsa stagione ha riportato a Yamaha il primo titolo in MotoGP dal 2015 (Jorge Lorenzo), ha concluso l’anno raccomandandosi agli ingegneri di Iwata per rimediare alla poca potenza della M1, un problema che ormai sembra insito del prototipo giapponese. Tuttavia, le sue richieste non hanno mai avuto l’effetto desiderato e il pilota di Nizza ha trascorso i test invernali a lamentarsi della mancanza di efficienza del reparto tecnico del marchio, che ha avuto un anno e mezzo per rivitalizzare il propulsore, ma il nuovo ha offerto un rendimento praticamente identico al precedente.

Il contrasto è tremendo tra quel Quartararo di inizio stagione a testa bassa e quello che si presenta all’appuntamento del Sachsenring della prossima settimana. Nel weekend che segnerà l’esatta metà di stagione arriva come leader della classifica mondiale, dopo aver conquistato quattro podi nelle ultime cinque gare, compresi due successi. Questa forza non ha nulla a che vedere con quella di inizio anno, in cui era salito sul podio solo in una delle prime quattro gare.

Si potrebbe provare a convincere del fatto che il motivo del cambio di tendenza risieda nella meccanica, ma Quartararo preferisce assumersi parte di responsabilità e riconosce che queste difficoltà della moto, in termini di velocità, lo hanno deconcentrato più del dovuto, fino all’estremo di non essere in condizioni di poter offrire la miglior versione di se stesso.

“Da febbraio ad ora non è cambiato nulla. Ciò che è cambiato è che all’inizio di questa stagione non ero concentrato mentalmente. Vedevo che Yamaha non aveva fatto evoluzioni, l’arrabbiatura mi ha preso la testa e mi ha bloccato. Ero un po’ frenato, perché in 18 mesi di evoluzione la moto non aveva guadagnato nemmeno un chilometro di velocità di punta. L’ho vissuta male perché in un anno sono passato dal sorpassare Alex Rins sul rettilineo al vedere come mi staccava gli adesivi”, ha affermato il campione del mondo in carica in una chiacchierata con Motorsport.com che ha avuto luogo alcuni giorni fa al Montmelo.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“In Qatar e in Argentina avrei potuto fare molto di meglio, ma a partire da Austin ho accettato ciò che avevamo, che la moto era più lenta e non era migliorata. Ma mi sono proposto di ottenere il miglior risultato possibile con ciò che avevo”, ha affermato il #20 prima di parlare un po’ del suo processo di recupero: “Ad Austin ho chiuso settimo, lottando con Marc. Questo per me è stato un buon risultato. Poi è arrivata la vittoria a Portimao e mi sono detto smetti di parlare della velocità di punta e concentrati su ciò che devi fare, ovvero andare più veloce possibile e poi vedremo fino a dove arriviamo”.

Allo stesso modo in cui Quartararo non ha necessità di intonare il “mea culpa” per questo inizio con mancanza di focus, non deve nemmeno dare spiegazioni per la formula impiegata per questo cambio di mentalità che proviene dal lavoro che ha iniziato nel 2019 con uno psicologo. Stavolta però applica queste tecniche da solo: “Questo cambio l’ho fatto completamente da solo. Ho lavorato con uno psicologo tempo fa e ho imparato molto. Ho imparato che non ha senso essere arrabbiati per qualcosa che non si può cambiare. Per me personalmente era peggio, per lavorare nel box anche. Ancora di più perché l’arrabbiatura non ti aiuta a ottenere buoni risultati”, ha concluso il campione del mondo in carica.  

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