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Pole con record per Marc Marquez al Sachsenring

Prima fila tutta spagnola con Pedrosa e Lorenzo, mentre Rossi è sesto dietro alle Ducati di Iannone e Hernandez

Pronostici rispettati nelle qualifiche del Gp di Germania di MotoGp: dopo aver comandato in ogni singola sessione di prove libere, Marc Marquez è andato di forza a prendersi la pole position, la sesta consecutiva su questa pista, e lo ha fatto polverizzando il primato del tracciato del Sachsenring che già gli apparteneva dall'anno scorso.

Il pilota della Honda ha fermato il cronometro su un tempo di 1'20"336 nella sua seconda uscita, rispondendo subito alla RC213V gemella di Dani Pedrosa che gli era momentaneamente passata davanti. Quello di oggi comunque è stato un vero e proprio dominio HRC, con i due spagnoli che hanno piazzato un 1-2 separati tra loro da 292 millesimi.

Ma oggi si può dire che più in generale sono tornati a ruggire gli spagnoli, perché a completare la prima fila c'è la Yamaha di Jorge Lorenzo, con il maiorchino che ha pagato oltre mezzo secondo su "El Cabronsito", ma è stato l'unico ad infrangere il muro dell'1'21" oltre al duo della HRC.

Seconda fila a forti tinte Ducati: ad aprirla sarà Andrea Iannone, che ancora una volta ha saputo tirare fuori il massimo del potenziale della GP15, sfruttando sia la gomma soft che le scie. In questo caso è stata quella di Dani Pedrosa ad offrirgli il traino per il suo 1'21"029.

Dietro di lui però c'è un sorprendente Yonny Hernandez, che dopo aver fatto segnare il miglior tempo nella Q1 ha piazzato la sua vecchia GP14.1 con i colori del Team Pramac addirittura davanti alla Yamaha ufficiale di Valentino Rossi. Il gap del "Dottore" è pesante, perché si ritrova a quasi nove decimi dalla pole, ma ormai ci ha abituati a grandi cose anche partendo dalla terza fila, quindi farlo dalla seconda potrebbe non essere il peggiore dei mali, anche perché Lorenzo non è troppo lontano.

In terza fila si andranno ad affiancare i fratelli Espargaro, con la Suzuki di Aleix che ha avuto la meglio sulla Yamaha Tech 3 di Pol per appena 35 millesimi. Il più giovane dei due poi avrà al suo fianco anche la M1 gemella di Bradley Smith, che in questa Q2 ha regalato anche un bel brivido con una clamorosa sbacchettata alla curva 12.

La top ten si completa con la Honda di Cal Crutchlow, che durante il turno ha avuto un momento di forte tensione con Pedrosa quando i due si sono un po' ostacolati. Il grande deluso invece è senza dubbio Andrea Dovizioso: il ducatista non riesce a trovare il bandolo della matassa in questo weekend e si ritrova 11esimo ad oltre un secondo dalla pole.

Il quadro delle prime quattro file comprende poi anche la Suzuki di Maverick Vinales, che è stato l'altro pilota ad aver avuto accesso dalla Q1. Lo spagnolo però ha inevitabilmente pagato il fatto di aver conservato solamente una gomma soft nuova per il turno decisivo.

Per quanto riguarda gli eliminati, Hector Barbera è stato beffato per pochi millesimi proprio da Maverick, ma se non altro è il poleman delle "Open" con la sua Ducati Avintia. Dietro di lui mastica amaro Scott Redding, solo 14esimo dopo essere stato terzo nella FP4: il britannico ha pagato l'impossibilità di utilizzare la gomma soft a differenza di chi lo ha preceduto in Q1.

Completa la quinta fila la Ducati Pramac di Danilo Petrucci, seguita dall'Aprilia RS-GP di un ottimo Alvaro Bautista. Un bravo però se lo merita anche Alex De Angelis, che scatterà dalla 17esima piazza con l'ormai attempata ART-Aprilia. Resta in coda al gruppo il rientrante Claudio Corti, ma il gap della sua Forward Yamaha sul resto del gruppo si assottiglia di sessione in sessione.

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