MotoGP | Pol Espargaro: “La storia con Honda è finita molte gare fa”
Quando mancano quattro gare prima di concludere la sua avventura in Honda, Pol Espargaro non nasconde una sensazione di rassegnazione per la mancanza di volontà da parte del marchio giapponese di contare su di lui per i miglioramenti sulla moto durante la stagione.
Foto di: MotoGP
Lo scorso fine settimana a Motegi Pol Espargaro ha chiuso la gara in 12esima posizione, a 17 secondi dal vincitore Jack Miller e a 10 secondi dal compagno di squadra Marc Marquez. Lo spagnolo ha terminato il GP del Giappone in quarta posizione dopo essersi aggiudicato la pole il sabato, la prima della stagione per Honda. L’inerzia in cui si trova l’otto volte campione del mondo non ha nulla a che vedere con quella del suo compagno di squadra, che dà l’impressione che questo campionato stia diventando molto lungo.
Espargaro è attualmente 16° nella classifica generale, a 26 punti dal suo compagno di squadra, che invece è 15° e miglior pilota Honda in campionato. Questo nonostante Marc abbia perso otto delle sedici prove disputate.
Paradossalmente, il miglior risultato di Honda fino ad oggi è il terzo posto di Polyccio in Qatar, appuntamento inaugurale in cui ha lottato per la vittoria fino all’ultimo giro con Enea Bastianini, vincitore a Losail, e Brad Binder, secondo. A partire da quel momento sono iniziati i problemi per HRC e per i suoi piloti, condizionati dalla mancanza di trazione del posteriore della RC213V e del suo passo in curva molto lento.
Pol Espargaro, Repsol Honda Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Da quel primo e unico podio stagionale, il percorso del minore dei fratelli Espargaro ha disegnato una parabola decrescente, con il nono posto a Portimao come miglior risultato.
L’addio della Suzuki al Mondiale ha avuto un impatto evidente sul mercato e un’influenza determinante nella strategia di diversi team. Honda non è stata indenne e ha puntato Joan Mir come sostituto di Pol in vista del 2023. L’accordo tra la casa giapponese e il maiorchino non è stato annunciato fino a quando GasGas ha reso noto l’arrivo del #44. Ciò è accaduto alla vigilia del Gran Premio d’Austria, ad agosto, con quasi metà stagione ancora da disputare.
In tutto questo tempo, Espargaro ha sempre rivelato la sua predisposizione ad aiutare Honda nello sviluppo della RC213V, soprattutto nel periodo in cui Marquez è stato assente. Tuttavia, in questo senso Honda ha preferito puntare su Takaaki Nakagami in attesa del pilota di Cervera, che è tornato in pista nei test di Misano, a seguito del Gran Premio di San Marino, per poi disputare il GP di Aragon.
“È chiaro che la mia storia con Honda è finita già molte gare fa. Dal Qatar ho la stessa moto. Quando non ci sono miglioramenti, non ci sono pezzi nuovi, ma gli altri continuano a lavorare, diventa molto evidente”, ha dichiarato Espargaro a Motorsport.com a Motegi. “Se hai problemi, ma nonostante questo non ti portano nuove cose e continui ad avere la stessa moto, è tutto chiaro. Dai primi problemi di mancanza di grip che abbiamo avuto dalla prima gara in Qatar, non ho ricevuto nulla di nuovo”, ha proseguito lo spagnolo, che l’anno prossimo vestirà i colori GasGas nonostante guiderà una KTM RC16, sulla carta identica a quella di Jack Miller e Brad Binder.
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