MotoGP | Piloti critici: le Libere 1 erano da bandiera rossa!
I top riders della MotoGP credono che le FP1 bagnate del venerdì del Gran Premio d’Olanda dovessero essere fermate con una bandiera rossa per via della pericolosità dell’acqua in pista.
Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Il ritorno della MotoGP ad Assen è iniziato con una FP1 totalmente bagnata nel venerdì mattina olandese. In queste condizioni ha svettato Jack Miller in sella alla sua Ducati ufficiale. Nonostante ci siano state solamente due cadute nella prima sessione di prove libere, diversi piloti sono usciti fuori pista a causa delle condizioni complicate.
Il tracciato è migliorato nella seconda parte delle FP1, dato che la pioggia ha iniziato a calare e i tempi sono scesi. Tuttavia, molti piloti ritengono che la sessione avrebbe dovuto essere sospesa per questioni di sicurezza, dato che hanno sperimentato diversi episodi di aquaplanning in alcuni punti della pista.
“Inguidabile! Era oltre il limite per me”, ha dichiarato Miguel Oliveira. Il pilota KTM ha aggiunto: “All’inizio della FP1 la pista era inguidabile, non si riusciva nemmeno a vedere la luce rossa sul posteriore dei piloti davanti. Andare da soli era difficile per via dell’aquaplaning, correre era impossibile. Era sicuramente oltre il limite. Alla fine della Moto3 era abbastanza ok, ma sembra che nella nostra sessione, anche se non c’era pioggia, c’era molta acqua sulla pista. Ma a metà della sessione è anche complicato dire ‘non esco più’, anche perché nella seconda parte del turno la pista è andata migliorando”.
Miguel Oliveira, Red Bull KTM Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Gli fa eco Aleix Espargaro: “Sono d’accordo al 100%. Era da bandiera rossa, pienamente bandiera rossa per almeno 15 minuti. Ho avuto dell’aquaplaning in almeno quattro punti della pista. mi sono fermato al box perché non volevo cadere. Sul rettilineo c’era aquaplanning, anche alle curve 8 e 9 e nella parte posteriore del circuito”.
Anche il pilota della Suzuki Joan Mir ha sottolineato questo aspetto, aggiungendo che se la gara dovesse svolgersi in condizioni simili, “sarebbe molto pericolosa”. Il leader del mondiale Fabio Quartararo si è trovato d’accordo sul fatto che le condizioni della pista fossero oltre il limite nella prima metà delle FP1 e ha notato che quando alcuni riuscivano a migliorare il tempo, gli altri erano costretti a uscire e fare lo stesso, quindi la Direzione Gara deve intervenire.
“Questa mattina, non si è visto davvero ma c’era aquaplaning sul rettilineo in quinta o sesta marcia. Quando sono rientrato ai box ho detto ‘è davvero pericoloso’. Poi in curva andava bene. Ma se qualcuno fosse caduto lì sarebbe stata un’altra storia, però io non sono un commissario. Se è pericoloso ma gli altri migliorano, ovviamente devi uscire e migliorare. Ma questa non è la nostra responsabilità, è compito della Direzione Gara verificare le condizioni e ascoltare i piloti”.
Jack Miller, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Jack Miller è una voce fuori dal coro e non è d’accordo con il punto di vista dei piloti. Il pilota Ducati ha affermato che secondo lui ogni pilota che non si sentisse a proprio agio nel guidare in quelle condizioni, poteva tranquillamente restare nel box: “Prima di fermarmi, la pista stava diventando abbastanza rischiosa, c’era molta acqua stagnante. Si trattiene un po’ più di acqua in alcuni punti e quindi era più rischioso. Ma per il resto era fantastico”.
“L’aquaplaning non si può evitare, non puoi fare molto quando succede. Ma il resto era buono, il grip era decisamente meglio di quanto non fosse qui in passato sul bagnato. Penso che dal numero di cadute che ci sono state si possa capire che i tempi erano davvero veloci. Voglio dire, alla fine ognuno ha il proprio buonsenso. Se vuoi uscire e guidare lo fai, altrimenti resti seduto nel box”.
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