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MotoGP: nel diluvio di Valencia emerge Dovizioso e la KTM firma il suo primo podio!

Il forlivese si aggiudica la seconda gara di 14 giri dopo la bandiera rossa, precedendo la Suzuki di Rins ed un eroico Pol Espargaro. Valentino cade quando è secondo, ma è comunque terzo nel Mondiale. Giù anche Marquez prima dello stop.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Una vera e propria gara ad eliminazione: non c'è altro modo per chiamare l'atto conclusivo della MotoGP 2018, disputato sotto una pioggia torrenziale, che ha costretto la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa dopo 14 giri, perché le condizioni si erano fatte veramente insostenibili, come certificato dalle ben 13 cadute avvenute fino a quel momento.

Alla fine a spuntarla è stato quello che ha usato di più la testa ed ha sbagliato meno, ovvero Andrea Dovizioso: ripartito secondo dopo l'interruzione, il pilota della Ducati ha passato la Suzuki di Alex Rins alla conclusione del primo dei 14 passaggi previsti per la seconda parte di gara. 

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Mentre lo spagnolo si difendeva dagli attacchi di Valentino Rossi, ripartito terzo dopo aver preso il via della prima manche addirittura dalla 16esima piazza, "Desmodovi" è riuscito a costrursi un buon margine sugli inseguitori, che poi si è rivelato decisivo pochi giri più tardi, dopo che il pesarese ha trovato il varco su Rins.

Nel corso del decimo passaggio della seconda manche, infatti, il "Dottore" è finito ruote all'aria alla curva 12 nel tentativo di colmare il gap dalla Ducati del leader. A quel punto il forlivese ha potuto amministrare fino alla bandiera a scacchi, portandosi a casa la quarta vittoria stagionale, la settima per la Ducati. Valentino invece poi è ripartito chiudendo 13esimo, ma anche per lui tutto sommato non è tutto da buttare, perché il terzo posto nel Mondiale è suo, visto che Maverick Vinales si era già ritirato nella prima parte di gara per una caduta alla curva 13.

Sicuramente è stato positivo anche il finale di stagione di Alex Rins: lo spagnolo ha comandato per tutta la prima parte della gara, venendo superato proprio nel giro della bandiera rossa. Ripartito davanti a tutti, non ha perso la testa e si è portato a casa il quinto podio che consolida la sua top 5 iridata.    

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Quella di oggi però sarà una giornata storica soprattutto per la KTM, che si è portata a casa il suo primo podio nella MotoGP, oltretutto dopo aver vinto sia in Moto3 che in Moto2. L'eroe è stato Pol Espargaro, che non si è perso d'animo neanche quando nella prima parte della corsa è caduto battagliando per la zona podio. Ripartito dalla seconda fila nella seconda manche, lo spagnolo ha lottato come un leone e la caduta di Rossi lo ha premiato nel finale.

Un bravo se lo merita indubbiamente però anche Michele Pirro, pure lui caduto nella prima parte della corsa, ma ripartito per concluderla al quarto posto con la terza Ducati ufficiale, davanti a Dani Pedrosa, che se non altro è riuscito a congedarsi dalla MotoGP con un piazzamento nella top 5.

Il suo compagno Marc Marquez invece è tra quelli che sono caduti nella prima manche, con un brutto highside alla curva 9 che gli ha procurato l'ennesima lussazione della spalla sinistra. Il campione del mondo però se l'è prontamente rimessa in sede, quindi non sembra avere problemi seri fortunatamente, se non la rabbia per aver chiuso la stagione con uno zero.

Continuando a scorrere la classifica, troviamo Takaaki Nakagami in sesta posizione, mentre il settimo posto ha permesso a Johann Zarco di portarsi a casa il titolo Indipendent, anche perché il rivale Danilo Petrucci è finito ruote all'aria dopo appena 6 giri della prima manche, proprio quando sembrava avere le carte in regola per ambire a qualcosa di importante.

Discorso che vale anche per Franco Morbidelli, che si era arrampicato addirittura fino al quinto posto con la Honda della Marc VDS prima di cadere. Questo ritiro però non gli ha impedito di laurearsi "Rookie of the Year", visto che Hafizh Syahrin non è riuscito a fare meglio del decimo posto, alle spalle anche di Bradley Smith e di Stefan Bradl. L'Aprilia invece si è dovuta accontentare del 11esimo posto dell'uscente Scott Redding, con Aleix Espargaro caduto quasi subito. 

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Da dimenticare, infine, l'addio di Jorge Lorenzo alla Ducati: nonostante le numerosissime cadute, lo spagnolo ha chiuso solo 12esimo, viaggiando con un ritmo di circa 3" al giro più lento rispetto al compagno di squadra. Ma del resto, ieri lo aveva già detto di sentirsi un po' bloccato mentalmente sul bagnato. 

 
Cla # Pilota Moto Giri Tempo Gap Distacco km/h Speed Trap
1 4 Italy Andrea Dovizioso  Ducati 14 24'03.408     139.8  
2 42 Spain Alex Rins  Suzuki 14 24'06.158 2.750 2.750 139.5  
3 44 Spain Pol Espargaro  KTM 14 24'10.814 7.406 4.656 139.1  
4 51 Italy Michele Pirro  Ducati 14 24'12.055 8.647 1.241 139.0  
5 26 Spain Daniel Pedrosa  Honda 14 24'16.759 13.351 4.704 138.5  
6 30 Japan Takaaki Nakagami  Honda 14 24'35.696 32.288 18.937 136.7  
7 5 France Johann Zarco  Yamaha 14 24'36.214 32.806 0.518 136.7  
8 38 United Kingdom Bradley Smith  KTM 14 24'36.519 33.111 0.305 136.7  
9 6 Germany Stefan Bradl  Honda 14 24'39.784 36.376 3.265 136.4  
10 55 Malaysia Hafizh Syahrin  Yamaha 14 24'40.606 37.198 0.822 136.3  
11 45 United Kingdom Scott Redding  Aprilia 14 24'47.734 44.326 7.128 135.6  
12 99 Spain Jorge Lorenzo  Ducati 14 24'49.554 46.146 1.820 135.5  
13 46 Italy Valentino Rossi  Yamaha 14 24'56.217 52.809 6.663 134.9  
14 17 Czech Republic Karel Abraham  Ducati 14 25'14.036 1'10.628 17.819 133.3  
15 81 Spain Jordi Torres  Ducati 14 25'20.147 1'16.739 6.111 132.7  
  19 Spain Alvaro Bautista  Ducati 7 12'19.932 7 Laps 7 Laps 136.3  
  25 Spain Maverick Viñales  Yamaha            
  9 Italy Danilo Petrucci  Ducati            
  93 Spain Marc Márquez Alenta  Honda            
  29 Italy Andrea Iannone  Suzuki            
  41 Spain Aleix Espargaro  Aprilia            
  43 Australia Jack Miller  Ducati            
  21 Italy Franco Morbidelli  Honda            
  12 Switzerland Thomas Lüthi  Honda

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