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Mugello, Warm Up: Lorenzo detta ancora legge

Andrea Iannone dimostra di avere un passo interessante, mentre Dovizioso cade subito. Rossi quarto

Jorge Lorenzo continua a essere in versione "Martillo" e anche nel Warm Up della MotoGP sul tracciato del Mugello si è confermato il più veloce di tutti. Il passo gara de maiorchino si attesta sul minuto, quarantasette secondi e quattro decimi ed è il riferimento mostrato per tutto l'arco del fine settimana del Gran Premio d'Italia.

Lorenzo potrà fare sicuramente la differenza in gara, ma la bella sorpresa arriva dalla Ducati Desmosedici GP15 di Andrea Iannone, che ha mostrato un ruolino di marcia davvero impressionante, a pochi millesimi da quanto mostrato dal pilota della Yamaha. Il pilota di Vasto conferma così di essere velocissimo sul tracciato di casa dopo aver colto la pole position nelle Qualifiche di ieri, ma l'incognita arriva dalla sua spalla, infortunata proprio nei test del Mugello di qualche settimana fa.

Un Warm Up in chiaroscuro per la Ducati. Se Iannone ha confermato di essere molto competitivo anche in ottica gara, la medesima cosa non si può affermare per Andrea Dovizioso. Il pilota di Forlimpopoli non ha deluso le aspettative con una prestazione sottotono, ma è finito a terra alle Biondetti nel giro d'ingresso in pista, probabilmente a causa di una gomma anteriore ancora troppo fredda. 

Terzo tempo per un redivivo Daniel Pedrosa, che però continua a soffrire ancora per l'intervento al braccio subito qualche settimana fa per eliminare la sindrome compartimentale che lo ha fermato per qualche Gran Premio all'inizio di questa stagione. Buono il quarto tempo di Valentino Rossi, staccato di 290 millesimi di secondo dal compagno di squadra. Il "Dottore" sembra aver trovato un assetto migliore rispetto alle Qualifiche di ieri, anche se denota ancora qualche affanno di troppo nell'ultimo settore della pista, proprio dove Lorenzo riesce a fare la differenza. 

Ad appena due millesimi dalla Yamaha M1 ufficiale numero 46 ecco Bradley Smith, con la M1 clienti del team Tech 3, seguito dal compagno di squadra Pol Espargaro. Lo spagnolo ha sfiorato il quinto tempo, risultando in ritardo per appena otto millesimi dal miglior crono del pilota britannico. Convince Calvin Crutchlow: settimo tempo per lui, ma anche una scivolata a fine turno che lo ha fatto infuriare ma che pare non abbia danneggiato in maniera irreparabile la sua Honda. 

Ancora in difficoltà Marc Marquez, che ha fatto segnare l'ottavo miglior tempo dietro la Suzuki ufficiale di Maverick Viñales. Il campione del mondo in carica continua a non trovare il bandolo della matassa e a lottare con un erogazione troppo brusca da parte del propulsore della sua RC213V. Chiude la Top Ten Scott Redding

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