Valentino Rossi ha regalato una grande rimonta alle migliaia di suoi tifosi arrivati al
Mugello. Scattato solamente dalla decima posizione, il
"Dottore" è risalito fino alla terza posizione nello spazio di pochi giri, poi ha potuto solamente controllare a distanza il tandem di testa composto da
Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Il pesarese quindi ha spiegato di essere convinto di essersi giocato le sue chance di vittoria con la brutta qualifica di ieri.
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E' stata una bella gara e mi sono divertito, perché vedere Marquez e Lorenzo sempre lì davanti non è stato male. Poi sono riuscito a dare 14 secondi al quarto e questo vuol dire che oggi sono stato bravo. Purtroppo la possibilità di lottare per la gara con loro due me la sono giocata ieri in qualifica, perché partire dalla quarta fila sapevo che avrebbe complicato le cose. In ogni caso sono partito bene, ho fatto dei bei sorpassi e sono arrivato quasi subito in terza posizione, ma ormai ero già a 1"4 dai primi due. Ho provato a stare più vicino possibile a loro, ma loro erano più veloci nell'ultimo settore. Comunque sono contento perché è il terzo podio di fila, ma soprattutto ci sono tornato qui al Mugello dopo cinque anni ed è stato bellissimo vedere tutta quella gente lì sotto per me" ha detto il 9 volte campione del mondo.
Del resto, il podio al
Mugello gli mancava da diversi anni. Poi questo piazzamento gli vale il secondo posto nel Mondiale. Quindi è stato un buon modo per celebrare il 300esimo Gp: "
E' sempre un'emozione, ma poi dopo tanti anni senza andarci lo è ancora di più. Era dal 2009 che mi mancava, quindi una vita fa. Poi siamo passati attraverso l'infortunio e gli anni difficili con la Ducati, quindi riuscire a risalire sul podio del Mugello quest'anno è stata una bella soddisfazione".
Infine,
Valentino ha spiegato che era soprattutto nelle ultime tre curve che i primi due avevano qualcosina in più: "
Andavo forte fino al Correntaio, ma poi perdevo sempre qualcosa nelle due Biondetti ed alla Bucine. Oggi siamo migliorati un po' in questo tratto, ma Jorge e Marc mi davano sempre quel decimino, decimino e mezzo, che mi faceva riperdere quello che magari gli recuperavo nel resto della pista. Dobbiamo ancora lavorare quindi perché oggi Jorge è riuscito a guidare la nostra moto un po' meglio di me, anche se sono convinto che partendo più avanti sarei riuscito anche io a rimanere con loro, magari sfruttando la scia".
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