Ci sono ancora le due
Honda davanti a tutti, ma la sensazione che ha lasciato la quarta sessione di prove libere del
Gp d'Italia lascia presagire una grande lotta per la pole, visto che i primi sette alla fine sono rimasti tutti racchiusi nello spazio di quattro decimi.
In prima posizione si è confermato
Dani Pedrosa, che con il suo 1'47"940 è stato l'unico capace di infrangere la barriera dell'1'48", precedendo di soli 65 millesimi la
RC213V del compagno
Marc Marquez. La sensazione però è che il leader del Mondiale non abbia ancora scoperto tutte le sue carte.
In terza e quarta posizione ci sono le due
Yamaha di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, entrambe distanziate di poco meno di due decimi e separate tra loro di una ventina di millesimi. A livello di passo, dunque, le
M1 non sembrano troppo lontane, anche perché hanno mostrato una certa costanza di rendimento. Il
"Dottore" però forse paga un po' troppo nella seconda parte dela pista, pur essendo molto veloce nei primi due intermedi.
Dopo due
Honda e due
Yamaha non potevano mancare due
Ducati. E l'indicazione positiva per
Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso è che le loro
Desmosedici sembrano non avere un eccessivo decadimento a livello di passo neppure dopo diversi giri. Inoltre in qualifica avranno l'arma della gomma soft da poter sfruttare per tentare un assalto alla prima fila.
Settimo poi c'è
Aleix Espargaro, che però ha distrutto la sua
Forward Yamaha "Open" cadendo alla
Bucine. Una brutta tegola se si pensa che ora dovrà affrontare la Q1. Se non altro la stessa sorte è capitata anche al suo avversario designato
Alvaro Bautista. Ruote all'aria infine anche
Bradley Smith.
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