Iannone: "Non ho la forza per guidare su questa pista"
La spalla infortunata crea ancora molti problemi al ducatista: un peccato perché la sua GP15 è veloce
Nonostante abbia chiuso con il quarto tempo di giornata, Andrea Iannone era piuttosto sconsolato al termine di questo venerdì del Mugello. Se da una parte le prestazioni della sua Ducati sembrano incoraggianti, dall'altra deve fare i conti con una spalla non ancora al 100% dopo il test di due settimane fa: il dolore ora è passato, ma ha lasciato spazio ad una mancanza di forza che su una pista fisica come quella toscana si fa sentire.
Il lato positivo, è legato alla messa a punto della sua GP15: "Per la situazione in cui mi trovo, non credo che sia andata male. Mi sono sentito a mio agio sulla moto e con la squadra stiamo lavorando bene. Siamo sempre riusciti a migliorare un pochino rispetto al lavoro che abbiamo svolto nei test. Da questo punto di vista sono molto contento, ma il problema più grande è che non ho la forza necessaria per guidare su questa pista".
La spalla però crea davvero delle zone d'ombra importanti: "Durante il giro quindi non posso concentrarmi sulla guida e sulle sensazioni che mi trasmette la moto, perché aspetto un input positivo dalla mia spalla che non riesco ad avere. Devo cercare di dimenticarmi di questo problema, ma non è facile, perché quando non riesci a stare bene sulla moto e compensi con l'altra parte del corpo non puoi guidare con la solita spensieratezza e d'istinto. Inoltre nei cambi di direzione sono molto più lento rispetto ai test, quindi posso solo essere contento di quello che siamo riusciti a fare".
Oggi ha girato senza antidolorifici, mentre domani proverà a prenderli, anche se non crede che questo segnerà una svolta: "Non mi aspetto grandi differenze, perché il problema non è lo stesso di Le Mans: in Francia sentivo dolore, mentre qui non sento male. Il problema è la che mi manca la forza e che la spalla si stanca molto rapidamente. Quindi nei cambi di direzione non riesco ad avere la rapidità che vorrei e questo problema mi porta a compensare e a sforzare altre parti del corpo".
Quando poi gli è stato chiesto se ha valutato di cambiare la posizione di guida sulla moto, ha concluso: "Non siamo andati a toccare la posizione, perché temo che se cominciano a modificare l'ergonomia sulla moto possiamo fare più danni che altro, quindi preferisco provare a stringere i denti".
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