MotoGP, Mugello: Bagnaia sbaglia, tutto facile per Quartararo
Terza vittoria stagionale del pilota della Yamaha, che interrompe la striscia di successi Ducati al Mugello. Anche perché Bagnaia prende il comando, ma poi cade all'Arrabiata 2 e precipita a -26. Primo podio della KTM con Oliveira e terza c'è la Suzuki di Mir. Solo quarta la miglior Desmosedici GP con Zarco, Rossi finalmente in top 10. Cade ancora Marquez.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
E' stata una domenica strana per la MotoGP. Il Mugello senza pubblico non sembra neanche il Mugello e quando è stato il momento di dare il via alla gara della MotoGP tutti avevano nel cuore il peso della straziante notizia della morte di Jason Dupasquier.
Una volta che la visiera si abbassa, l'unica cosa che si può fare è pensare alla pista e a dare il massimo. Quello che c'è riuscito meglio in questo Gran Premio d'Italia è stato Fabio Quartararo, che sul saliscendi toscano si è preso la terza vittoria stagionale, la sesta in carriera ed ha dato uno strappo importante nel Mondiale. Il tutto su una pista che sulla carta doveva essere un feudo Ducati.
Anche perché l'unico che sembrava avere le carte in regola per provare a dargli fastidio era Pecco Bagnaia, ma la gara del ducatista è durata troppo poco. Il piemontese era scattato benissimo dalla pole e si era messo davanti, proprio con l'intento di impedire al rivale francese di provare a prendere il largo.
Al secondo giro però ha osato troppo e si è ritrovato largo in inserimento all'Arrabbiata 2: una piccola sbavatura, che però non gli è stata perdonata dall'anteriore della sua Desmosedici GP, che si è chiuso, facendolo scivolare nella ghiaia della via di fuga.
A quel punto "El Diablo" si è trovato a battagliare con un'altra Ducati, quella di Johann Zarco, e di giro in giro Quartararo ha cercato di anticipare il punto del sorpasso sul connazionale, fino ad arrivare ad impedirgli il controsorpasso sul rettilineo favorito dal poderoso desmodromico di Borgo Panigale.
Una volta in testa per due giri di fila, Fabio ha fatto il vuoto alle sue spalle, riuscendo a sfoderare quel ritmo da favorita che tutti assegnavano alla sua Yamaha. Per lui quindi è cominciata una fuga solitaria verso un successo che ha una dedica molto chiara, con il dito alto ad indicare il cielo e quindi Jason Dupasquier.
Alle sue spalle però la lotta per le posizioni da podio è stata molto accesa, con Zarco che ha retto in seconda posizione fino a pochi giri dal termine, ma poi ha ceduto al ritorno della KTM di Miguel Oliveira, che con il nuovo telaio introdotto qui in Toscana sembra aver fatto uno step importante.
Dopo il portoghese, anche Joan Mir è riuscito ad avere la meglio di Zarco e sono stati proprio il portoghese ed il campione del mondo a battagliare per la piazza d'onore fino alla bandiera a scacchi. A spuntarla è stato Oliveira, anche se subito dopo la bandiera a scacchi c'era stato un piccolo giallo, con Miguel che si era visto arretrare di una posizione per essere andato sul verde all'ultimo giro, salvo poi vedersi restituire il secondo posto una volta arrivato al parco chiuso.
Per lui e per la KTM si tratta del primo podio stagionale, mentre per Mir finalmente è arrivato un risultato importante dopo un paio di gare complicate, tra le altre cose arrivato con l'ennesima bella rimonta dalla terza fila, con la GSX-RR che continua a patire la qualifica. Per il pilota della Suzuki però il distacco rimane importante nella classifica iridata, visto che si ritrova staccato di 40 lunghezze.
Il diretto inseguitore di Quartararo nel Mondiale invece è Zarco, a -24, che è stato l'unico capace di tenere alto l'onore della Ducati in quella che alla fine è stata una domenica deludente per la Casa di Borgo Panigale, sconfitta per la prima volta nella gara di casa dal lontano 2017. Il francese alla fine ha chiuso quarto, davanti all'altra KTM di Brad Binder ed alla Ducati di Jack Miller, che non è mai stato della partita oggi, sembrando in difficoltà soprattutto sull'anteriore. Con lo zero di oggi, Bagnaia invece ora si ritrova a -26.
Continuando a scorrere la classifica, in settima posizione c'è l'Aprilia di Aleix Espargaro, che dopo aver sfiorato la prima fila ieri oggi ha chiuso a soli 8" dal vincitore e a 5" dal podio, rimanendo agganciato al trenino di testa ancora una volta. Discorso che invece non vale per un disastroso Maverick Vinales, ottavo ad oltre 17", davanti al tandem italiano composto da Danilo Petrucci e Valentino Rossi, che quindi almeno si è preso la magra consolazione della prima top 10 stagionale.
A punti c'è anche Michele Pirro, 13esimo, che probabilmente senza un errore alla seconda chicane avrebbe anche potuto fare un risultato migliore, ma pure Lorenzo Savadori, 15esimo. E' subito fuori dalla zona punti invece Franco Morbidelli, la cui gara è stata segnata da un errore altrui. Al secondo giro, infatti, Marc Marquez si è toccato con Brad Binder davanti a lui e la sua Honda ha tagliato la strada a Franco, che è stato costretto ad andare nella ghiaia per evitarla, ritrovandosi in coda al gruppo. Per la Honda è stato un vero e proprio disastro, con la migliore delle RC213V in 12esima posizione con Pol Espargaro. E con questa sono 20 gare che la Casa giapponese manca l'appuntamento con la vittoria.
Al traguardo c'è anche Luca Marini in 17esima posizione, mentre il suo compagno di squadra Enea Bastianini non ha neppure preso il via, capottandosi in avanti per evitare di centrare Zarco quando le moto stavano andando a comporre lo schieramento. Out anche Alex Rins, arrivato così al quarto zero consecutivo con una caduta alla Bucine nel finale, quando era in lotta nel trenino che si giocava il podio.
Cla | Pilota moto | Moto | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | km orari | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Fabio Quartararo
|
Yamaha | 23 | 41'16.344 | 175.3 | 25 | ||
2 |
Miguel Ângelo Falcão de Oliveira
|
KTM | 23 | 41'18.936 | 2.592 | 2.592 | 175.1 | 20 |
3 |
Joan Mir Mayrata
|
Suzuki | 23 | 41'19.344 | 3.000 | 0.408 | 175.1 | 16 |
4 |
Johann Zarco
|
Ducati | 23 | 41'19.879 | 3.535 | 0.535 | 175.1 | 13 |
5 |
Brad Binder
|
KTM | 23 | 41'21.247 | 4.903 | 1.368 | 175.0 | 11 |
6 |
Jack Peter Miller
|
Ducati | 23 | 41'22.577 | 6.233 | 1.330 | 174.9 | 10 |
7 |
Aleix Espargaró Villà
|
Aprilia | 23 | 41'24.374 | 8.030 | 1.797 | 174.8 | 9 |
8 |
Maverick Ruiz Viñales
|
Yamaha | 23 | 41'33.583 | 17.239 | 9.209 | 174.1 | 8 |
9 |
Danilo Carlo Petrucci
|
KTM | 23 | 41'39.640 | 23.296 | 6.057 | 173.7 | 7 |
10 |
Valentino Rossi
|
Yamaha | 23 | 41'41.490 | 25.146 | 1.850 | 173.6 | 6 |
11 |
Iker Lecuona
|
KTM | 23 | 41'41.496 | 25.152 | 0.006 | 173.6 | 5 |
12 |
Pol Espargaró Villà
|
Honda | 23 | 41'42.403 | 26.059 | 0.907 | 173.5 | 4 |
13 |
Michele Pirro
|
Ducati | 23 | 41'42.526 | 26.182 | 0.123 | 173.5 | 3 |
14 |
Alex Marquez
|
Honda | 23 | 41'45.744 | 29.400 | 3.218 | 173.3 | 2 |
15 |
Lorenzo Savadori
|
Aprilia | 23 | 41'48.722 | 32.378 | 2.978 | 173.1 | 1 |
16 |
Franco Morbidelli
|
Yamaha | 23 | 41'54.250 | 37.906 | 5.528 | 172.7 | |
17 |
Luca Marini
|
Ducati | 23 | 42'06.650 | 50.306 | 12.400 | 171.8 | |
Takaaki Nakagami
|
Honda | 19 | 34'13.504 | 4 Laps | 4 Laps | 174.7 | ||
Alejandro Álex Rins Navarro
|
Suzuki | 18 | 32'21.384 | 5 Laps | 1 Lap | 175.0 | ||
Francesco Bagnaia
|
Ducati | 1 | 1'52.699 | 22 Laps | 17 Laps | 167.5 | ||
Marc Márquez Alentà
|
Honda | 1 | 1'54.303 | 22 Laps | 1.604 | 165.1 | ||
Enea Bastianini
|
Ducati | 0 | ||||||
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