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Motegi, Libere 1: la spalla dolorante non frena Lorenzo

Gran passo del maiorchino che precede un ottimo Iannone. Terzo c'è Valentino, mentre Marquez è settimo

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Yamaha MotoGP

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing e Andrea Iannone, Ducati Te
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team e Andrea Iannone, Ducati Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP and Cal Crutchlow, Team LCR Honda and Bradley Smith, Tech 3 Yama
Andrea Dovizioso, Ducati Team e Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP and Bradley Smith, Tech 3 Yamaha
Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP e Bradley Smith, Tech 3 Yamaha e Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team e Pol Espargaro, Tech 3 Yamaha
Scott Redding, Marc VDS Racing Honda e Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP

La spalla infortunata non sembra essere minimamente un problema per Jorge Lorenzo, perché il maiorchino della Yamaha è stato davvero incontenibile nella prima sessione di prove libere del Gp del Giappone. Non solo ha fatto segnare il miglior tempo in 1'45"432, ma ha mostrato di poter martellare con regolarità sul passo dell'1'45"5.

Insomma, nonostante non sia arrivato in Giappone al 100% (ad infastidirlo è stata soprattutto la medicazione che gli è stata applicata, che lo stringeva dentro alla tuta), la sensazione è che Jorge si sia preso subito i galloni di favorito anche questa volta.

Alle sue spalle c'è un ottimo Andrea Iannone, che a parità di gomma è riuscito a portare la Ducati in seconda posizione. Qui le GP15 possono contare anche sulla extra soft, ma il pilota di Vasto ha preferito lavorare in ottica gara con la soft, quindi la sua partenza è stata sicuramente incoraggiante.

È iniziato in maniera positiva anche il weekend di Valentino Rossi: il "Dottore" è terzo a circa quattro decimi da Lorenzo e nel finale ha fatto una prova comparativa d'assetto che sembra averlo portato un po' fuori strada. È probabile quindi che nella FP2 lo vedremo tornare al setting utilizzato nella prima parte del turno.

In quarta posizione c'è un Bradley Smith che ormai non è più una sorpresa con la Yamaha Tech 3, mentre per trovare la prima delle Honda bisogna scendere fino alla quinta piazza occupata da Dani Pedrosa, che comunque è davvero ad una manciata di millesimi dalla Ducati di Iannone, tallonato dall'altra GP15 di Andrea Dovizioso.

La mano operata da poco per ora sembra dare almeno qualche piccola difficoltà a Marc Marquez, che si è dovuto accontentare di mettere a referto il settimo tempo. Analizzando bene la classifica però si potrebbe anche parlare di una difficoltà generale delle Honda, visto che il suo tempo è molto simile a quello della RC213V gemella di Pedrosa.

A seguire troviamo i fratelli Espargaro, con la Suzuki di Aleix che ha avuto la meglio sulla Yamaha di Pol per una manciata di millesimi. La vera sorpresa di questa FP1 però è senza dubbio il decimo tempo dell'Aprilia di Stefan Bradl. Nonostante una scivolata nel finale, il tedesco ha montato la gomma extra soft, riducendo a meno di un secondo il ritardo della sua RS-GP dalla vetta.

Subito fuori dalla top ten troviamo Cal Crutchlow, che ha nella sua scia la migliore delle "Open", che è la Ducati Avintia di Hector Barbera. Non male poi la prova delle due wild card giapponesi: Takumi Takahashi è 15esimo con la sua Honda, mentre Katsuyuki Nakasuga ha piazzato la sua Yamaha in livrea celebrativa al 18esimo posto.

Stupisce poi vedere solamente in 20esima posizione Danilo Petrucci, perché il portacolori della Ducati Pramac ci ha abituati a vederlo in posizioni decisamente differenti ultimamente. Da segnalare, infine, anche la scivolata innocua di Jack Miller, accreditato del 22esimo tempo.

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