MotoGP, Motegi, Libere 1: Dovizioso al top, Lorenzo non ce la fa
I piloti della Ducati rubano la scena a tutti nella FP1 del GP del Giappone: "Desmodovi" è il più veloce, mentre Lorenzo si arrende al dolore al polso sinistro. Marquez è quarto, dietro a Crutchlow e Zarco. Bene Vinales, solo nono Rossi.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
I piloti della Ducati sono stati i grandi protagonisti della sessione di prove libere che ha aperto il weekend del GP del Giappone di MotoGP. Andrea Dovizioso è stato il più veloce, mentre Jorge Lorenzo si è fermato dopo aver completato appena un giro.
Il forlivese ha attuato una strategia opposta alla stragrande maggioranza del gruppo: mentre gli altri hanno iniziato il turno con una gomma media al posteriore, lui ha scelto la soft. Per il "time attack" poi la situazione si è invertita, con la media sulla Desmosedici GP e le altre moto a calzare la soft.
Una scelta che si è rivelata azzeccata, perché nel finale è riuscito a piazzare un 1'45"358, con un T4 davvero strepitoso, che lo ha messo in cima alla lista dei tempi. La sorpresa semmai è nei nomi dei suoi diretti inseguitori, visto che parliamo di due piloti satellite: in seconda posizione c'è la Honda LCR di Cal Crutchlow a 105 millesimi ed in terza la Yamaha Tech 3 di Johann Zarco a 125.
Ma torniamo per un attimo a parlare di Jorge Lorenzo, perché il weekend del maiorchino si è concluso con gli unici due giri che ha completato nella FP1. Il pilota della Ducati era arrivato in Giappone con pessimismo, perché la frattura del radio sinistro rimediata in Thailandia si era rivelata più fastidiosa del previsto quando aveva provato a forzare in allenamento.
Sensazione che è stata confermata anche in sella alla sua Rossa, sulla quale è parso già piuttosto impacciato dalle immagini televisive. Una volta rientrato al box, Jorge poi ha detto chiaramente di avere parecchio dolore. Inizialmente sembrava intenzionato a cercare una soluzione per tornare in pista nella FP2 insieme ai ragazzi della Clinica Mobile, ma pochi istanti dopo la bandiera a scacchi è arrivata la comunicazione che alla fine ha preferito fermarsi per non rischiare di peggiorare la situazione.
Tornando a scorrere la classifica, in quarta posizione troviamo il leader iridato Marc Marquez, già protagonista di un paio dei suoi ormai classici salvataggi al limite. Il pilota spagnolo ci tiene particolarmente a provare a chiudere i conti qui, a casa della Honda, ma per farlo dovrà riuscire a stare davanti a Dovizioso, quindi per lui si prospetta un weekend impegnativo.
Oltre al terzo tempo di Zarco, a conferma dei progressi mostrati dalla Yamaha in Thailandia c'è anche il quinto tempo di Maverick Vinales a meno di tre decimi. E bisogna dire che nella seconda parte del turno lo spagnolo è stato decisamente veloce non solo sul giro secco, ma anche a livello di passo, perché ha inanellato una bella sequenza di tornate con tempi molto interessanti. Più in difficoltà invece Valentino Rossi, che non è riuscito a fare meglio del nono tempo a poco meno di un secondo, ma se non altro sarebbe anche lui in Q2 al momento.
E' partito forte anche Andrea Iannone, autore del sesto tempo con la sua Suzuki, anche se il pilota di Vasto apre il secondo gruppetto dei piloti più distanziati dalla vetta, visto che paga 672 millesimi. In ogni caso, ha iniziato decisamente meglio del compagno di squadra Alex Rins, solo 19esimo. In questo weekend poi bisogna ricordare che c'è in pista anche il collaudatore Sylvain Guintoli, 21esimo in sella ad una GSX-RR "laboratorio" che ha già diverse soluzioni in ottica 2019.
Alle spalle di Iannone c'è un ottimo Alvaro Bautista, che ad un certo punto si era arrampicato addirittura fino al terzo posto con la Ducati dell'Angel Nieto Team, prima di arretrare di diverse posizioni anche a causa di una scivolata alla curva 1. Detto del nono posto di Rossi, il quadro dei piloti che al momento avrebbero accesso diretto alla Q2 si completa con l'ottavo tempo della Ducati Pramac di Jack Miller e con il decimo dell'Aprilia di Aleix Espargaro.
Al momento quindi tra quelli rimasti fuori dalla top 10 ci sono nomi pesanti come quelli di Dani Pedrosa, 11esimo, ma anche di Danilo Petrucci, addirittura 17esimo con l'altra Ducati del Pramac Racing. Davanti a lui c'è anche la migliore delle KTM, che occupa la 14esima posizione con Pol Espargaro, a sandwich tra i due giapponesi Takaaki Nakagami e Katsuyuki Nakasuga, collaudatore cui la Yamaha ha regalato la consueta wild card nella gara di casa.
Purtroppo l'elenco dei piloti finiti ruote all'aria contempla anche Franco Morbidelli, caduto alla curva 10 senza particolari conseguenze. L'italiano della Marc VDS, dunque, si è dovuto accontentare della 20esima posizione a poco più di 2" dalla vetta.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 18 | 1'45.358 | 164.046 | 308 | ||
2 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 18 | 1'45.463 | 0.105 | 0.105 | 163.883 | 308 |
3 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 19 | 1'45.483 | 0.125 | 0.020 | 163.851 | 304 |
4 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 20 | 1'45.498 | 0.140 | 0.015 | 163.828 | 307 |
5 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 19 | 1'45.640 | 0.282 | 0.142 | 163.608 | 308 |
6 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 18 | 1'46.030 | 0.672 | 0.390 | 163.006 | 303 |
7 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 17 | 1'46.210 | 0.852 | 0.180 | 162.730 | 308 |
8 | 43 | Jack Miller | Ducati | 18 | 1'46.265 | 0.907 | 0.055 | 162.646 | 304 |
9 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 19 | 1'46.329 | 0.971 | 0.064 | 162.548 | 304 |
10 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 17 | 1'46.526 | 1.168 | 0.197 | 162.247 | 303 |
11 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 19 | 1'46.568 | 1.210 | 0.042 | 162.183 | 304 |
12 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 16 | 1'46.854 | 1.496 | 0.286 | 161.749 | 303 |
13 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 19 | 1'46.856 | 1.498 | 0.002 | 161.746 | 302 |
14 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 17 | 1'46.859 | 1.501 | 0.003 | 161.742 | 305 |
15 | 89 | Katsuyuki Nakasuga | Yamaha | 18 | 1'46.872 | 1.514 | 0.013 | 161.722 | 306 |
16 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 16 | 1'46.998 | 1.640 | 0.126 | 161.531 | 300 |
17 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 17 | 1'47.054 | 1.696 | 0.056 | 161.447 | 308 |
18 | 38 | Bradley Smith | KTM | 18 | 1'47.137 | 1.779 | 0.083 | 161.322 | 300 |
19 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 19 | 1'47.187 | 1.829 | 0.050 | 161.247 | 305 |
20 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 15 | 1'47.428 | 2.070 | 0.241 | 160.885 | 299 |
21 | 50 | Sylvain Guintoli | Suzuki | 17 | 1'47.537 | 2.179 | 0.109 | 160.722 | 306 |
22 | 81 | Jordi Torres | Ducati | 20 | 1'47.665 | 2.307 | 0.128 | 160.531 | 303 |
23 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 18 | 1'47.716 | 2.358 | 0.051 | 160.455 | 304 |
24 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 14 | 1'47.726 | 2.368 | 0.010 | 160.440 | 303 |
25 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 21 | 1'47.833 | 2.475 | 0.107 | 160.281 | 302 |
99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 1 |
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