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MotoGP: Morbidelli sbanca Teruel davanti alle Suzuki

Il pilota della Yamaha Petronas aveva promesso un all-in ed ha dominato ad Aragon davanti alle due Suzuki di Rins e Mir, che allunga nel Mondiale. Per Franco si tratta della seconda vittoria in MotoGP e arriva nel giorno in cui le altre M1 fanno una grande fatica. Dovizioso ci prova, ma chiude solo 13esimo. Cadono Nakagami ed Alex Marquez.

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Ieri Franco Morbidelli aveva detto che, se voleva continuare a sperare nel sogno iridato, se c'era una giornata in cui provare a fare all-in era questa. E bisogna dire che il portacolori della Yamaha Petronas le sue fiches le ha puntate alla grande, perché nel Gran Premio di Teruel si è portato a casa la seconda vittoria stagionale in MotoGP.

Una prova maiuscola per "Franky", che ha condotto la seconda gara di Motorland Aragon praticamente dall'inizio alla fine. Davanti a lui c'è stato solo il poleman Takaaki Nakagami, ma la leadership del giapponese è durata poche centinaia di metri, perché con una caduta alla curva 4 ha mandato in fumo i sogni di gloria suoi e della Honda.

Morbidelli quindi ha preso le redini della corsa e, forte della sua scelta di due gomme medie, ha imposto un ritmo veramente infernale, riuscendo a girare sotto all'1'49" praticamente fino ad una decina di giri dal termine.

L'unico che è riuscito a provare a tenere il passo è stato Alex Rins, che con la sua Suzuki è rimasto agganciato alla scia della M1 griffata Petronas fino a cinque giri dal termine, poi probabilmente si è dovuto arrendere quando le gomme hanno chiesto di saldare il conto, visto che lui invece aveva scelto due soft.

Per la Suzuki comunque si tratta di una giornata importante perché, proprio come domenica scorsa, le GSX-RR sono salite entrambe sul podio, con il leader iridato Joan Mir che ha rimontato dalla 12esima casella dello schieramento di partenza fino al terzo posto finale. Un risultato pesante anche in ottica Mondiale, visto che i principali avversari hanno vissuto tutti una giornata storta.

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Maverick Vinales, che aveva montato due gomme soft, ha accusato un calo di ritmo nella seconda parte della corsa e alla fine si è piazzato settimo, giusto davanti a Fabio Quartararo, che con una coppia di gomme medie non ha avuto il passo dei migliori fin dall'inizio. E questo non fa altro che dare ulteriore valore alla prestazione di Morbidelli, che ha rifilato oltre 14" ad entrambi.

E' andata anche peggio ad Andrea Dovizioso, che aveva rimontato fino al codone della M1 di "El Diablo", ma a 7 giri dal termine ha subito un'entrata molto aggressiva di Aleix Espargaro che lo ha spinto fuori dalla pista e a quel punto si è disunito, precipitando al 13esimo posto finale.

La classifica iridata quindi ora vede Mir al comando con 137 punti, seguito da Quartararo staccato di 14 lunghezze. 19 quelle da recuperare per Vinales, mentre Morbidelli ha accorciato a -25, con Dovizioso tre punti più indietro.

Tornando a scorrere la classifica, è stata solida la rimonta delle KTM, con Pol Espargaro che è stato bravissimo ad arrampicarsi fino alla quarta posizione, ma anche Miguel Oliveira bravo a portarsi a casa il sesto posto. Tra di loro invece troviamo Johann Zarco, unico capace di tenere alto l'onore della Ducati rimanendo addirittura terzo per buona parte della corsa, prima di calare nel finale.

Il tutto mentre Danilo Petrucci non è andato oltre al decimo posto, rimontando però dal fondo dello schieramento, con Pecco Bagnaia e Jack Miller costretti al ritiro. L'australiano è stato tamponato a Brad Binder dopo poche curve, mentre il piemontese ha accusato un calo di potenza improvviso. Così come un guasto tecnico ha fermato sul più bello anche Aleix Espargaro, proprio quando con la sua Aprilia sembrava poter insidiare l'ottavo posto di Quartararo.

I più delusi di tutti però sono probabilmente nel box Honda, perché quella di Nakagami non è stata la sola caduta tra le RC213V. Alex Marquez, infatti, stava sfoderando un'altra bella rimonta e dall'11esimo posto del via si era già riportato in quarta posizione, dando anche la sensazione di poter infastidire Mir. Per farlo però probabilmente ha chiesto troppo alla gomma dura che aveva montato all'anteriore (è stato l'unico a sceglierla) ed è scivolato alla curva 2.

Cla Pilota moto Moto Giri Tempo Distacco Distacco km orari Punti
1 Italy Franco Morbidelli
Yamaha 23 41'47.652 167.6 25
2 Spain Alejandro Álex Rins Navarro
Suzuki 23 41'49.857 2.205 2.205 167.4 20
3 Spain Joan Mir Mayrata
Suzuki 23 41'53.028 5.376 3.171 167.2 16
4 Spain Pol Espargaró Villà
KTM 23 41'57.951 10.299 4.923 166.9 13
5 France Johann Zarco
Ducati 23 42'00.567 12.915 2.616 166.7 11
6 Portugal Miguel Ângelo Falcão de Oliveira
KTM 23 42'00.605 12.953 0.038 166.7 10
7 Spain Maverick Ruiz Viñales
Yamaha 23 42'01.914 14.262 1.309 166.6 9
8 France Fabio Quartararo
Yamaha 23 42'02.372 14.720 0.458 166.6 8
9 Spain Iker Lecuona
KTM 23 42'04.829 17.177 2.457 166.4 7
10 Italy Danilo Carlo Petrucci
Ducati 23 42'07.171 19.519 2.342 166.3 6
11 United Kingdom Cal Crutchlow
Honda 23 42'07.360 19.708 0.189 166.3 5
12 Germany Stefan Bradl
Honda 23 42'08.243 20.591 0.883 166.2 4
13 Italy Andrea Dovizioso
Ducati 23 42'09.874 22.222 1.631 166.1 3
14 Spain Esteve "Tito" Rabat Bergada
Ducati 23 42'14.148 26.496 4.274 165.8 2
15 United Kingdom Bradley Smith
Aprilia 23 42'19.468 31.816 5.320 165.5 1
Spain Aleix Espargaró Villà
Aprilia 20 36'33.402 3 Laps 3 Laps 166.6
Spain Alex Marquez
Honda 13 23'39.540 10 Laps 7 Laps 167.3
Italy Francesco Bagnaia
Ducati 5 9'57.656 18 Laps 8 Laps 152.9
Japan Takaaki Nakagami
Honda 0
Australia Jack Peter Miller
Ducati 0
South Africa Brad Binder
KTM 0

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