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Dovizioso: "5 secondi sono veramente pochi"

Il ducatista sfiora ancora il podio e riduce il distacco dal vincitore. La GP14 però resta ancora molto nervosa

Dovizioso:

Proprio come a Silverstone, Andrea Dovizioso e la Ducati sono andati molto vicini al podio. A Misano il forlivese ha anche migliorato la sua posizione, passando dal quinto al quarto posto, ma ha addirittura ridotto a soli 5" il distacco dal vincitore. Insomma, nel box della Casa di Borgo Panigale sembra finalmente iniziare a vedersi la luce in fondo al tunnel, anche se "Dovipower" per ora resta molto prudente.

"Sono particolarmente contento di aver finito solo a 5" da Valentino. Non sapevo neanche di essere così vicino, perché per tutta la gara sono rimasto molto concentrato per capire come potevo rimanere attaccato a Pedrosa. Vedevo solo Lorenzo e non sapevo quanto fosse lontano Valentino. Sono molto contento per un paio di motivazioni: per prima cosa, perché se sono arrivato così vicino vuol dire che siamo stati bravi a sfruttare l'occasionie, inoltre perché ho fisicamente ho potuto spingere per tutta la gara e non è mai facile provarci. Gli ultimi otto giri ho fatto davvero fatica a rimanere con Dani, ma nel penultimo giro ho fatto il mio giro veloce. In quel momento non posso dire che stavo guidando bene, ma credo di aver controllato la situazione egregiamente e sono belle sensazioni" ha detto Andrea.

Quando gli è stato chiesto se è maggiore il rammarico per il podio sfumato o la gioia per l'ennesimo segnale di crescita, ha risposto: "Essere tristi oggi sarebbe da stupidi. Ovviamente da fastidio perché mancava veramente poco per riuscirci, ma se penso a tutto quello che ho rischiato e che ho spinto oggi, credo che non ci fosse niente di più che potessi fare per battere Pedrosa. E' normale che scocci un pochino, ma dal nostro punto di vista è bello avere queste scocciature, perché confermano i grandi passi avanti che abbiamo fatto nelle ultime due gare. Valentino forse non ha dovuto spingere tutta la gara, ma sono assolutamente contento degli appena 5" di ritardo di oggi. Sono veramente pochi per come eravamo abituati da un anno e mezzo a questa parte".

La direzione presa quindi è quella giusta e ad Aragon arriverà anche la GP14.2, che lui e Iannone proveranno la settimana prossima al Mugello: "Stiamo lavorando bene, perché anche se abbiamo qualche problemino, riusciamo a sfruttare il pacchetto a nostra disposizione. Sinceramente non credevo di poter migliorare così tanto nell'arco di questa stagione, soprattutto a metà stagione. Martedì prossimo andremo al Mugello per provare la moto aggiornata in vista di Aragon, ma non so cosa ci possiamo aspettare, anche se potrebbe essere un piccolo vantaggio o almeno speriamo".

La strada da fare per lottare alla pari con i migliori però è ancora lunga: "Non abbiamo ancora una moto per giocarcela alla pari con i migliori. Io posso fare una gara come qui e come a Silverstone se continuiamo a progredire il pacchetto come stiamo facendo, ma anche azzacando tutte le situazioni di gara, cioè non perdendo tempo in partenza ed agganciandomi al pilota giusto che mi possa tirare. Se avessi dovuto fare tutta la gara da solo, non avrei tenuto questo passo. Non posso guidare sciolto, devo sempre aggredire, mentre i migliori non guidano così per tutta la gara, perché è molto difficile anche a livello di energia. La cosa più importante è crederci sempre e lo abbiamo dimostrato oggi recuperando 35 secondi rispetto all'anno scorso".

Infine, ha spiegato di aspettarsi una moto più docile con la GP15 dell'anno prossimo: "Quando correvo con la Honda o con la Yamaha, se forzavi troppo finivi per andare più piano. Con questa moto invece la situazione è diversa e sicuramente c'è una ragione tecnica per questo. Guidare in questo modo per tutta la distanza di gara però non è affatto facile. Ma sono convinto che la moto nuova, quella del prossimo anno, sarà più dolce e permetterà di andare forte anche senza dover sempre forzare".

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