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Valentino: "Vittoria più vera rispetto ad Assen 2013"

Il "Dottore" è infatti è convinto che oggi avrebbe tenuto dietro Marquez anche se non fosse scivolato

Valentino:

"E' bellissimo pensare di aver vinto di nuovo qui dopo cinque anni, ancora una volta con Jorge alle mie spalle. E' sembrato quasi di salire su una macchina del tempo, ma sono molto orgoglioso, perché ho lavorato molto duramente per ottenere questo risultato. E' la prima vittoria dell'anno e in un certo senso mi permette di mettere alle spalle tanti momenti difficili, come l'infortunio del Mugello. Poi ci tenevo parecchio a vincere almeno una volta perché, ad eccezione dei due anni in Ducati, ho sempre vinto almeno una gara. E la stessa cosa vale anche per Silvano Galbusera, il mio capomeccanico. Io comunque ci ho sempre creduto di poter vivere ancora delle giornate così e per questo sono davvero orgoglioso".

Oggi abbiamo deciso di iniziare il commento della gara di Valentino Rossi con le sue parole, perché è giusto partire dalla emozioni di un pilota che dopo diversi anni difficili è tornato a vincere convincendo e lo ha fatto a Misano, a pochi chilometri da casa sua, inducendo all'errore il dominatore della stagione Marc Marquez e battendo ad armi pari il compagno Jorge Lorenzo.

Dopo questa introduzione emozionale, ecco però il racconto della gara odierna del pilota della Yamaha: "Durante il weekend, ed in particolare ieri, abbiamo confermato che la nostra moto è molto forte su questa pista. Inoltre, in un caso come questo, in cui Marquez ha dimostrato di avere qualche problemino, provare a batterlo ti porta una motivazione extra e cominci a pensare che potrebbe essere la tua giornata. Dall'altra parte non bisogna dimenticare che Jorge ha la mia stessa moto e che quindi non sarebbe stato facile stare davanti. Insieme alla mia squadra però abbiamo fatto le scelte giuste a livello di setting per questa gara. Per questo quando sono partito avevo sensazioni molto positive, ma anche sapendo che un errore poteva vanificare tutto. Ho spinto molto fin dall'inizio ed ho dovuto battagliare con Marquez e con Lorenzo. Specialmente quando sono passato in testa ho cercato di rimanere davanti a Marc, perché ero convinto di avere un ottimo passo. Poi nella tabella dei box ho visto che dietro di me c'era Jorge, quindi ho pensato che Marc fosse caduto. Da quel momento poi è diventata un pizzico più facile, perché avevo un vantaggio di un paio di secondi su Jorge. In ogni caso ho dovuto mantenere un ritmo alto fino alla fine".

Valentino poi ha spiegato di non essersi accorto subito della caduta di Marquez: "Sentivo il rumore della moto di Marc in alcuni punti della pista, quindi sapevo che era lì vicino. Poi ad un certo punto ho smesso di sentirlo e quando sono passato sul traguardo ho visto che sulla tabella mi veniva indicato il vantaggio nei confronti di Jorge, quindi ho capito che gli era successo qualcosa".

Anche senza la caduta del rivale però c'è la convizioni che oggi non sarebbe stato facile battere il "Dottore": "E' difficile da dire con certezza, ma io credo che sarei arrivato davanti a lui anche se non fosse caduto. Con Marc poi non si può mai sapere se oggi avrebbe corso pensando ai punti o per attaccare. Evidentemente ha provato a vincere, e questo gli fa onore, ma io oggi andavo veramente forte e quindi credo che lo avrei battuto anche se non fosse scivolato".

Ora anche il secondo posto nel Mondiale, occupato da Dani Pedrosa, è lontano solo 1 punto, ma questo non sembra essere un obiettivo primario per il pesasere: "Ho diversi obiettivi importante per la parte finale della stagione. Il primo è provare di vincere delle gare ed oggi ci sono riuscito. Inoltre credo che questa vittoria sia più vera rispetto a quella di Assen dell'anno scorso, che era arrivata un po' a sorpresa, anche perché Jorge si era rotto la clavicola. Quest'anno invece sono stato più forte, arrivando quattro volte secondo dietro a Marquez. Il mio obiettivo quindi è di cercare di fare il massimo e di lottare sempre per il podio. Se poi riuscirò ad avere la meglio su Dani per il secondo posto, tanto meglio!".

Quando poi gli è stato chiesto se pensa di poter ancora dare l'assalto al record di vittorie di Giacomo Agostini (lo score attuale è 123-107), non è parso troppo convinto, aggiungendo però di sentirsi il miglior Rossi di sempre in questa stagione: "No, direi che è molto difficile. Ma io non corro per i record, mi piace affrontare il weekend per cercare di dare sempre il massimo, provando a guidare la mia Yamaha al 100% e lottando con i miei avversari. Sinceramente quest'anno credo di essere il miglior Valentino della mia carriera, meglio anche di quando vincevo dieci gare all'anno. Il problema è che oggi i miei rivali sono molto forti: sono giovani, sono professionali, sono sempre molto concentrati".

Infine, ha lasciato la conferenza raccontando il momento più emozionante della gara di oggi: "Sicuramente i sorpassi con Marc all'inizio della gara sono stati esaltanti, ma la cosa più bella di questa giornata rimane il giro che ho fatto subito dopo aver tagliato il traguardo. Vedere tutta la gioia dei miei tifosi, dei miei amici, della mia famiglia è stato davvero speciale".

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