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Martin: "Ancora non credo a cosa sono riuscito a fare"

Lo spagnolo del team Pramac conquista la terza pole della sua carriera in MotoGP, replicando la partenza al palo della scorsa settimana sulla stessa pista e battendo il record del tracciato. Jorge in qualifica ha cancellato gli errori e le cadute della giornata, dimostrando di non patire la pressione.

Il polesitter Jorge Martin, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

È un fenomeno, perché riesce a centrare prestazioni incredibili come se fossero cose semplici. Nel GP d’Austria ha siglato la terza pole in MotoGp, siglando la 24esima partenza al palo della sua carriera e replicando la prima posizione nella griglia del GP della Stiria della scorsa settimana che poi gli ha regalato anche il primo successo.

La Spagna forse ha trovato il personaggio che può calamitare l’attenzione di una nazione, in attesa che Marc Marquez si riprenda lo scettro della MotoGP. Il 23enne iberico ha dato un’altra dimostrazione della sua classe cristallina firmando un incredibile 1’22”643 che lascia ad appena 34 millesimi di secondo il leader del mondiale, Fabio Quartararo.

Nel regno austriaco delle Ducati è ancora il giovane talento della Pramac a fare la differenza, anche se ci sono tre Desmosedici fra i primi quattro.

“Ancora non credo cosa sono riuscito a fare – spiega Jorge - perché questa è una giornata che è cominciata male, proprio da pilota rookie. Questa mattina la moto si muoveva tantissimo in frenata e quando aprivo non c’era grip. E allora abbiamo azzardato due soluzioni molto importanti in FP4 e abbiamo fatto un grosso salto in avanti”.

“Oggi ho rimediato due cadute e nella seconda mi anche sono fatto un po’ male, per cui non avevo troppa fiducia prima della Q1. Non appena sono andato in pista ho fatto un tempo che mi è parso molto buono per le condizioni che c’erano. Pensavo che fossimo ormai passati in Q2, anche perché non c’erano più gomme davanti per spingere di nuovo”.

Hai sentito molto la pressione della vittoria della scorsa settimana?
“No, zero. Forse ho voluto tirare troppo in mattinata e ho guidato male, in modo troppo aggressivo, andando oltre quello che avrei dovuto fare, per cui sono emersi i problemi. Nel pomeriggio, invece, ho guidato pulito e senza errori e forse per quello sono riuscito a fare un gran tempo”.

Cadi ancora spesso e rischi di farti del male…
“Queste cadute sono il frutto della mancanza di esperienza per la foga di voler andare subito forte. Sto imparando a essere più tranquillo all’inizio di un turno o quando vedo che la gomma non ha ancora il grip necessario o non c’è la temperatura giusta. A mio parere è sempre meglio cercare di rallentare uno che va troppo forte, piuttosto che avere un pilota che non spinge e va stimolato”.

Maverick Vinales ti ha taggato in un post mentre era ai bordi della pista…
“Vinales è un grande amico mio: l’ho visto in pista mentre tentavo la pole. Non so cosa sia successo con la Yamaha, ma sono sicuro che Maverick sia uno dei piloti più forti e tornerà presto”.

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