Sembrava già tutto pronto per celebrare la prima pole position stagionale di
Jorge Lorenzo, ma il giro che ha sfoderato
Marc Marquez sotto alla bandiera a scacchi della Q2 del Gp di Spagna è stata una vera e propria doccia fredda per il pilota della
Yamaha.
Il leader del Mondiale non ha mai nascosto di non amare particolarmente
Jerez de la Frontera, ma ha firmato la sua quarta pole consecutiva in altrettante gare con un crono di 1'38"120 che gli è valso la best pole del tracciato andaluso: il dato clamoroso è che il pilota della
Honda ha migliorato di una manciata di millesimi un tempo di
Lorenzo che resisteva dai tempi in cui c'erano ancora le gomme qualifica.
Alla fine quindi il rivale della
Yamaha si è visto rifilare ben 421 millesimi, ma intanto è andato a rimettere la sua
M1 in prima fila, inoltre sul passo di gara sembra quello messo meglio di tutti, quindi domani
"El Cabronsito" se la dovrà vedere sicuramente con lui se vorrà completare anche il poker di vittorie oltre che di partenze al palo.
La prima fila si completa con l'altra
RC213V di Dani Pedrosa, che nel suo giro migliore ha perso davvero tantissimo nel quarto settore, il più ostico per le
Honda, altrimenti avrebbe potuto infilarsi davanti a
Lorenzo. Resta comunque un distacco di oltre mezzo secondo da
Marquez, che è sempre pesante.
Aprirà la seconda fila
Valentino Rossi, che in qualifica non è riuscito ad essere tanto vicino al compagno di box come lo era stato nelle libere: il
"Dottore" ha chiuso con un distacco di 737 millesimi dalla pole, ma anche lui ha un passo interessante in ottica gara, quindi non è da escludere che domani possa battagliare per il podio.
Accanto a lui ci sarà la
Forward Yamaha "Open" di Aleix Espargaro, che ancora una volta ha forse dimostrato di cedere un po' troppo alla pressione: quando sembrava in grado di battagliare per la prima fila è infatti finito ruote all'aria alla curva 1. In ogni caso è importante il gap di tre decimi che ha dato a parità di gomme ad
Andrea Dovizioso, sesto pur essendo l'unico pilota
Ducati in Q2.
Terza fila poi per la
Honda di Stefan Bradl, che ha preceduto le due
Yamaha del Team Tech 3, con il rookie
Pol Espargaro che è riuscito ad avere la meglio su
Bradley Smith. Completa la top ten l'altra
RC213V di Alvaro Bautista, con le due
"Open" di Colin Edwards e Nicky Hayden a chiudere il quadro delle prime quattro file.
Come detto, l'unica
Ducati in Q2 è stata quella di
Dovizioso, con
Cal Crutchlow ed Andrea Iannone che sono stati eliminati in Q1 e scatteranno in 14esima e 15esima piazza, dietro anche alla
Honda RCV100R "Open" di Hiroshi Aoyama: per l'italiano è la peggior qualifica del 2014. Out in Q1 anche l'altra
GP14 di Michele Pirro e la
ART-Aprilia di Danilo Petrucci.
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