MotoGP: Marquez non fa sconti, vittoria e 8° Mondiale a Buriram!
Il pilota della Honda festeggia alla grande il suo ottavo Mondiale, battendo all'ultimo giro un grande Quartararo, che conferma di essere il nuovo che avanza. Dovizioso chiude quarto, lontano dal podio. Solo ottavo Rossi.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marc Marquez è il più forte di tutti e lo ha messo in chiaro anche in Thailandia. Il secondo posto gli sarebbe bastato per suggellare il suo ottavo titolo iridato, il sesto in MotoGP, ma ha voluto dimostrare all'astro nascente Fabio Quartararo che l'uomo da battere è sempre lui, mandando in scena una gara che ha avuto un copione molto simile a quella di Misano.
Per quasi tutti i 26 giri del tracciato di Buriram in programma, infatti, ha lasciato che fosse il francese della Yamaha Petronas a dettare il ritmo. E che ritmo, perché il rookie ha girato con una regolarità mostruosa sul passo dell'1'30" alto-1'31" basso.
Verso metà gara però la M1 di "El Diablo" ha iniziato a scivolare un po' sul posteriore e si è capito che Marc ne aveva di più e che avrebbe provato a "cucinare a fuoco lento" il suo avversario. Cosa che ha fatto in maniera davvero magistrale nella parte conclusiva della corsa.
A quattro giri dal termine ha fatto un primo tentativo all'esterno della curva 3, che poi ha replicato un passaggio più tardi. L'attacco decisivo però è arrivato proprio all'ultima tornata, quando ha "sverniciato" la M1 del pilota transalpino di motore, mettendosi in testa.
Quartararo non si è arreso e si è agganciato al codone della sua RC213V. All'ultima curva ci ha provato, ma la sua staccata è stata troppo profonda e quindi ha concesso a Marquez un incrocio che è valso la nona vittoria stagionale ed il Mondiale con ben quattro gare d'anticipo.
Dopo la bandiera a scacchi, Fabio era letteralmente disperato, ma ancora una volta oggi ha dimostrato che se c'è qualcuno che è in grado di infastidire Marc, quello è proprio lui. A parità di moto, per esempio, Maverick Vinales si è dovuto accontentare di veder scappare il tandem di testa e chiudere terzo solitario. Un risultato importante però in ottica terzo posto nel Mondiale, perché lo porta a soli 4 punti da un Alex Rins oggi quinto con la sua Suzuki.
Tra i due spagnoli c'è quello che rappresentava l'ultimo ostacolo tra Marquez e il titolo, ovvero Andrea Dovizioso. Il Warm-Up di questa mattina aveva illuso che il ducatista potesse reggere il ritmo dei migliori, ma è stato chiaro fin da subito che si trattava di un'illusione. E alla fine il ritardo di oltre 11" è pesante per la Rossa, su una pista dove l'anno scorso il forlivese si era inchinato a Marc, ma solo all'ultima curva.
Buona anche la gara di Franco Morbidelli, sesto con la seconda Yamaha Petronas, dopo essere stato a lungo attaccato a Dovizioso. Ancora una domenica nera invece per Valentino Rossi, che ha bissato l'ottavo posto di Aragon, incassando anche questa volta 19" di ritardo, con un crollo verticale della prestazione arrivato dopo appena una decina di giri, che ha relegato la sua Yamaha alle spalle anche della Suzuki di Joan Mir.
Male pure Danilo Petrucci, che con il quinto tempo di ieri aveva aperto alla speranza di una gara da top 5. Anche oggi però "Petrux" si è visto rifilare oltre 12" dal compagno di squadra, venendo scavalcato anche da Vinales nel Mondiale, anche se comunque Rins rimane solo 5 punti avanti nella corsa per il terzo posto nel Mondiale.
Subito fuori dalla top 10 Pecco Bagnaia, 11esimo con la sua Ducati Pramac, ma un punticino lo porta a casa anche Andrea Iannone, 15esimo con l'Aprilia. Solo 13esima anche la prima delle KTM, quella del convalescente Pol Espargaro che ha preceduto uno sfortunato Jack Miller, costretto a prendere il via dalla pitlane dopo che la sua Ducati Pramac si è spenta sulla griglia di partenza.
Ancora "disperso" Jorge Lorenzo, che si è piazzato 18esimo, vedendo addirittura aumentare il suo distacco dal compagno Marquez rispetto alla gara di Aragon: questa volta tra le due RC213V ufficiali ci sono la bellezza di 54"!
Cla | Pilota moto | Moto | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | km orari | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Marc Márquez Alentà
|
Honda | 26 | 39'36.223 | 179.3 | 25 | |||
2 |
Fabio Quartararo
|
Yamaha | 26 | 39'36.394 | 0.171 | 0.171 | 179.3 | 20 | |
3 |
Maverick Ruiz Viñales
|
Yamaha | 26 | 39'37.603 | 1.380 | 1.209 | 179.2 | 16 | |
4 |
Andrea Dovizioso
|
Ducati | 26 | 39'47.441 | 11.218 | 9.838 | 178.5 | 13 | |
5 |
Alejandro Álex Rins Navarro
|
Suzuki | 26 | 39'47.672 | 11.449 | 0.231 | 178.5 | 11 | |
6 |
Franco Morbidelli
|
Yamaha | 26 | 39'50.689 | 14.466 | 3.017 | 178.2 | 10 | |
7 |
Joan Mir Mayrata
|
Suzuki | 26 | 39'54.952 | 18.729 | 4.263 | 177.9 | 9 | |
8 |
Valentino Rossi
|
Yamaha | 26 | 39'55.385 | 19.162 | 0.433 | 177.9 | 8 | |
9 |
Danilo Carlo Petrucci
|
Ducati | 26 | 39'59.648 | 23.425 | 4.263 | 177.6 | 7 | |
10 |
Takaaki Nakagami
|
Honda | 26 | 40'05.646 | 29.423 | 5.998 | 177.1 | 6 | |
11 |
Francesco Bagnaia
|
Ducati | 26 | 40'06.326 | 30.103 | 0.680 | 177.1 | 5 | |
12 |
Cal Crutchlow
|
Honda | 26 | 40'09.439 | 33.216 | 3.113 | 176.9 | 4 | |
13 |
Pol Espargaró Villà
|
KTM | 26 | 40'11.890 | 35.667 | 2.451 | 176.7 | 3 | |
14 |
Jack Peter Miller
|
Ducati | 26 | 40'15.959 | 39.736 | 4.069 | 176.4 | 2 | |
15 |
Andrea Iannone
|
Aprilia | 26 | 40'16.261 | 40.038 | 0.302 | 176.4 | 1 | |
16 |
Miguel Ângelo Falcão de Oliveira
|
KTM | 26 | 40'16.359 | 40.136 | 0.098 | 176.4 | ||
17 |
Esteve "Tito" Rabat Bergada
|
Ducati | 26 | 40'20.812 | 44.589 | 4.453 | 176.0 | ||
18 |
Jorge Lorenzo Guerrero
|
Honda | 26 | 40'30.946 | 54.723 | 10.134 | 175.3 | ||
19 |
Karel Abraham
|
Ducati | 26 | 40'32.235 | 56.012 | 1.289 | 175.2 | ||
20 |
Hafizh Syahrin Abdullah
|
KTM | 26 | 40'37.654 | 1'01.431 | 5.419 | 174.8 | ||
Aleix Espargaró Villà
|
Aprilia | 17 | 26'37.817 | 9 Laps | 9 Laps | 174.4 | |||
Mika Kallio
|
KTM | 3 | 4'44.870 | 23 Laps | 14 Laps | 172.6 | |||
Guarda i risultati completi |
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