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MotoGP | Marquez: "L'obiettivo per il 2023 è lottare per il titolo"

Marc Marquez ha analizzato le sue prime tre gare di MotoGP dopo l'operazione in un'intervista concessa ad Estrella Galicia.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez è tornato, ma questa volta per davvero. Questa è la conclusione che si può trarre dopo aver visto le ultime tre gare della MotoGP, nelle quali l'otto volte campione del mondo è tornato in azione dopo tre mesi di stop.

Il pilota di Cervera era riuscito a tornare in sella alla sua RC213V a Portimao nel 2021. Tuttavia, il braccio destro non era ancora guarito a dovere e soffriva molto in moto. Come se non bastasse, Marc ha subito due gravi colpi alla testa (uno alla fine della scorsa stagione e l'altro all'inizio di quella attuale) che hanno scatenato due episodi di diplopia (vista sdoppiata, un vecchio fantasma del #93, che lo ha quasi costretto al ritiro quando era ancora un pilota della Moto2).

Le sue cattive condizioni fisiche lo hanno quindi portato a prendere una decisione rischiosa: sottoporsi ad una quarta operazione all'omero destro. Marc si è sottoposto ad un intervento chirurgico poco dopo il Gran Premio d'Italia e si è concentrato sul suo recupero fino alla gara di Aragon di tre settimane fa, quando ha deciso di tornare in pista.

I risultati sono stati più che positivi, con una pole position e due piazzamenti nella top five. Ma ciò che più entusiasma i fan è vedere che Marc è tornato a guidare con disinvoltura e, a quanto pare, si sta divertendo di nuovo a correre.

In un'intervista rilasciata ad Estrella Galicia, uno dei suoi sponsor, ha spiegato in dettaglio come ha vissuto il suo ritorno sui circuiti. "L'evoluzione è stata molto positiva ed era quello che cercavamo in questo caso; iniziare ad Aragon, il test di Misano e migliorare poco a poco in modo che l'evoluzione fosse sempre positiva, perché a volte può succedere che nella riabilitazione si facciano passi indietro", ha spiegato.

La verità è che, quando ha annunciato che sarebbe tornato a correre ad Alcaniz, ci sono stati alcuni dubbi sul fatto che fosse il momento giusto o che fosse consigliabile aspettare. "Abbiamo fatto passi decisi, abbiamo gestito abbastanza bene la situazione e, soprattutto, in quest'ultima gara in Thailandia, sia sull'asciutto che sul bagnato, mi sono sentito competitivo", ha risposto Marc.

Marc Márquez, Equipo Repsol Honda

La Thailandia è stata un test in condizioni estreme, con pioggia battente e scarsa visibilità, che rendevano alte le possibilità di cadere. Tuttavia, Marquez ha scoperto che finalmente era in grado di "giocare con la moto", cosa che non gli riusciva ormai da parecchio tempo.

"Quello che mi fa ben sperare è che, da quando sono salito sia sulla moto da allenamento che su quella della MotoGP, ho subito sentito che la velocità c'è ancora", ha detto Marc. "Tuttavia, non è abbastanza per essere competitivi nel Mondiale", ha riconosciuto, indicando la mancanza di "resistenza" come uno dei punti chiave.

"In quest'ultimo Gran Premio in Thailandia sono partito forte dal venerdì, e per 'forte' intendo con 'intensità', e sono riuscito a mantenere questa intensità fino alla domenica. In gara è andata male, ma non perché la moto andasse male, ma perché fisicamente il mio corpo mi ha detto 'basta così'. Se la gara fosse stata sull'asciutto, avrei sofferto molto di più".

Ecco perché non ha grandi obiettivi per il resto della stagione: "Continuare a migliorare, essere un po' più vicini e più costanti nei tempi in gara", ha detto Marc.

Quando gli è stato chiesto se si sentisse pronto a tornare sul gradino più alto del podio, Marquez ha fatto di nuovo appello alla combinazione di fattori necessaria per vincere. "Questa è la grande domanda. Puoi sentirti pronto, ma forse ci sono dei rivali che possono essere più pronti di te. Quindi vedremo. Credo che il mio obiettivo per tutto l'inverno '22-'23 sarà quello di fare bene, di avere una stagione costante e completa".

E, naturalmente, ha parlato della difficile situazione che sta attraversando la Honda, con la quale solo lui è riuscito a stare regolarmente al vertice. "Honda ha fatto un grande cambiamento. Stanno lavorando molto duramente, ma un grande cambiamento non significa andare subito per il meglio. In questo caso abbiamo apportato un cambiamento migliore rispetto all'anno scorso, ma non è stato sufficiente".

Allo stesso modo, come ha fatto in altre occasioni, ha scagionato i suoi compagni di marchio per i risultati ottenuti: "I piloti che ha in questo momento, soprattutto Pol (Espargaro) ed Alex (Marquez), sono campioni del mondo, e penso che il potenziale di tutti loro non sia in linea con le posizioni in cui si sono trovati".

Inoltre, il catalano ha lasciato poi con una notizia importante: vuole lottare per il titolo nel 2023. "Se sei un pilota Honda, sei nel Repsol Honda Team e, beh, hai il curriculum che hai, allora sei obbligato a lottare per il Campionato del Mondo. Questo è l'obiettivo", ha detto.

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