MotoGP: Marquez è ancora lo "sceriffo" di Austin, Bagnaia terzo
Il pilota della Honda conquista il suo settimo successo sul tracciato texano e segna un passo avanti verso la sua guarigione. Sul podio con lui ci sono Quartararo e Bagnaia, con il francese che quindi si giocherà il primo match point a Misano. Sfortunato Martin, che paga un long lap penalty nel finale e chiude quinto dietro alla Suzuki di Rins. Continua la grande striscia di Bastianini, sesto. A punti anche Dovizioso, Marini e Rossi.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il 2021 non è stata certamente la miglior stagione di Marc Marquez in MotoGP, ma questo non gli ha impedito di continuare a vestire i panni dello "sceriffo" ad Austin. Il pilota della Honda non ha ancora recuperato al 100% dall'infortunio dell'anno scorso, ma al Circuit of the Americas ha fatto gara a sé, conquistando la sua seconda vittoria stagionale, che è anche la sua settima meraviglia sul tracciato texano.
Il #93 è scattato benissimo dalla prima fila e si è messo subito al comando del gruppo. Per qualche giro ha lasciato agli altri almeno la flebile speranza di poter tenere il suo ritmo, ma poi ha cambiato passo in maniera inesorabile ed ha preso il largo, presentandosi sotto alla bandiera a scacchi con un margine di oltre 4" sul resto del gruppo.
Sul podio insieme a lui sono saliti i due contendenti al titolo, con Fabio Quartararo che sembra aver fatto un altro passo importante verso la corona. Il francese della Yamaha è quello che è riuscito a rimanere più vicino a Marquez, mentre Pecco Bagnaia ha vissuto una gara più complicata, alla quale è riuscito a mettere una pezza nel finale, chiudendo terzo.
"El Diablo" è stato secondo praticamente per tutta la corsa ed ha visto salire a 52 punti il suo margine nei confronti del Ducatista. Questo vuol dire che tra tre settimane, a Misano, potrà giocarsi il suo primo match point iridato. Dal canto suo, Pecco ha faticato all'inizio, arretrando fino alla sesta posizione, ma poi ha sfoderato una bella rimonta nella seconda parte della corsa.
Va detto, però, che questa è stata favorita anche da una long lap penalty inflitta nel finale a Jorge Martin per un taglio nel "biscione" (Pecco comunque lo aveva già superato prima che la scontasse), ma anche dal compagno di squadra Jack Miller, che gli ha lasciato strada. In ogni caso, si tratta di un risultato che tiene ancora accesa una fiammella di speranza, anche se sempre più sottile.
La penalità è costata caro a Martin, che dopo essere stato terzo praticamente per tutta la gara si è ritrovato a chiudere quinto, venendo infilato anche dalla Suzuki di Alex Rins quando l'ha scontata all'ultimo giro. A Miller, che era stato l'unico ad azzardare la gomma dura al posteriore, è andata anche peggio, perché nel finale ha accusato un crollo delle prestazioni ed è precipitato fino a transitare ottavo sotto alla bandiera a scacchi.
All'ultimo giro "Jackass" si è visto rifilare anche una carenata da Joan Mir, che lo ha preceduto sul traguardo con la sua Suzuki. Il più lesto ad approfittarne però è stato Enea Bastianini, che li ha infilati entrambi e si è andato a prendere la sesta posizione. Un altro risultato davvero strepitoso per il rookie della Ducati. Dopo la gara, i commissari hanno deciso di punire il campione del mondo per il contatto con Miller, arretrando il portacolori della Suzuki all'ottavo posto e restituendo il settimo all'australiano.
La top 10 si completa poi con la KTM di Brad Binder e con la Honda di Pol Espargaro, ma in zona punti c'è spazio anche per Andrea Dovizioso, ai primi punti nella nuova avventura in Yamaha Petronas, Luca Marini e Valentino Rossi. Forse dal ducatista ci si poteva aspettare qualcosina in più dopo il nono tempo di ieri, il "Dottore" invece ha fatto almeno una bella rimonta dal fondo del gruppo dopo essersi ritrovato ultimo al primo giro.
In coda al gruppo ci sono poi Danilo Petrucci ed il convalescente Franco Morbidelli, che hanno fatto meglio solamente di Aleix Espargaro e Johann Zarco, entrambi finiti ruote all'aria. Per l'Aprilia quindi quella texana è stata una trasferta veramente da dimenticare, così come per il francese, che ormai vede sfumare le possibilità di chiudere il Mondiale nella top 3.
Cla | Pilota moto | Moto | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | km orari | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Marc Márquez Alentà
|
Honda | 20 | 41'41.435 | 158.6 | 25 | |||
2 |
Fabio Quartararo
|
Yamaha | 20 | 41'46.114 | 4.679 | 4.679 | 158.3 | 20 | |
3 |
Francesco Bagnaia
|
Ducati | 20 | 41'49.982 | 8.547 | 3.868 | 158.1 | 16 | |
4 |
Alejandro Álex Rins Navarro
|
Suzuki | 20 | 41'52.533 | 11.098 | 2.551 | 157.9 | 13 | |
5 |
Jorge Martin
|
Ducati | 20 | 41'53.187 | 11.752 | 0.654 | 157.9 | 11 | |
6 |
Enea Bastianini
|
Ducati | 20 | 41'54.704 | 13.269 | 1.517 | 157.8 | 10 | |
7 |
Jack Peter Miller
|
Ducati | 20 | 41'56.157 | 14.722 | 1.453 | 157.7 | 9 | |
8 |
Joan Mir Mayrata
|
Suzuki | 20 | 41'54.841 | 13.406 | 157.8 | 8 | ||
9 |
Brad Binder
|
KTM | 20 | 41'57.267 | 15.832 | 2.426 | 157.6 | 7 | |
10 |
Pol Espargaró Villà
|
Honda | 20 | 42'01.700 | 20.265 | 4.433 | 157.4 | 6 | |
11 |
Miguel Ângelo Falcão de Oliveira
|
KTM | 20 | 42'04.490 | 23.055 | 2.790 | 157.2 | 5 | |
12 |
Alex Marquez
|
Honda | 20 | 42'06.178 | 24.743 | 1.688 | 157.1 | 4 | |
13 |
Andrea Dovizioso
|
Yamaha | 20 | 42'06.742 | 25.307 | 0.564 | 157.0 | 3 | |
14 |
Luca Marini
|
Ducati | 20 | 42'08.288 | 26.853 | 1.546 | 156.9 | 2 | |
15 |
Valentino Rossi
|
Yamaha | 20 | 42'09.490 | 28.055 | 1.202 | 156.9 | 1 | |
16 |
Iker Lecuona
|
KTM | 20 | 42'12.424 | 30.989 | 2.934 | 156.7 | ||
17 |
Takaaki Nakagami
|
Honda | 20 | 42'16.686 | 35.251 | 4.262 | 156.4 | ||
18 |
Danilo Carlo Petrucci
|
KTM | 20 | 42'23.674 | 42.239 | 6.988 | 156.0 | ||
19 |
Franco Morbidelli
|
Yamaha | 20 | 42'31.289 | 49.854 | 7.615 | 155.5 | ||
Aleix Espargaró Villà
|
Aprilia | 8 | 16'52.472 | 12 Laps | 12 Laps | 156.8 | |||
Johann Zarco
|
Ducati | 5 | 11'18.801 | 15 Laps | 3 Laps | 146.1 | |||
Guarda i risultati completi |
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