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MotoGP | Marini: "Se Binder e KTM non possono essere puniti, lo dicano"

Luca Marini era molto arrabbiato questo pomeriggio a Le Mans, dopo che la manovra sopra le righe di Brad Binder gli ha negato il podio nella Sprint del GP di Francia, nella quale ha tagliato il traguardo quarto.

Marini Binder Le Mans

Dopo l'incontro di venerdì con i commissari sportivi, Luca Marini è stato uno dei pochi a fermarsi a parlare con i media e ha dichiarato che l'incontro è stato positivo, sottilineando che "il dialogo è sempre positivo".

Solo 24 ore dopo, l'italiano si è arrabbiato molto per un'azione di Brad Binder che non è stata penalizzata, mentre secondo lui era sanzionabile e il sudafricano avrebbe dovuto restituire la posizione, come è successo a Pecco Bagnaia a Jerez.

"Sono molto arrabbiato con i commissari sportivi", ha dichiarato il pilota del Mooney VR46. "A Jerez hanno preso una decisione ed oggi, di fronte ad un incidente identico, ne hanno presa una diversa. Il colloquio che abbiamo avuto con loro ieri non ha risolto tutti i problemi, ma almeno credo che abbia chiarito alcuni punti. Eppure oggi hanno cambiato di nuovo idea", si è lamentato.

"A Jerez hanno costretto Pecco a restituire la posizione a Jack Miller, e non eravamo tutti d'accordo che fosse la cosa giusta da fare. Perfetto. Questa volta Binder mi butta fuori pista, subito, in un'azione peggiore di quella di Pecco, e non gli fanno restituire la posizione. Ieri dicono che manterranno i criteri con determinati incidenti e un giorno dopo non mantengono la promessa. Questo mi fa arrabbiare molto", ha spiegato l'italiano con il suo solito discorso coerente, calmo e molto ben spiegato.

La rabbia di Marini era giustificata, visto che quel contatto gli è costato probabilmente la possibilità di salire sul podio.

"Se Binder fosse stato penalizzato sarei arrivato secondo, perché sarei stato in grado di passare Pecco e Márquez, che hanno fatto un po' di confusione. Vorrei che qualcuno venisse a spiegarmelo. Se a loro piace Binder o se KTM non si può penalizzare, che lo dicano. Se è così, lo accetto, almeno avrò una spiegazione. Ma non ci lascino così, senza sapere come comportarci in pista. Se vogliono rendere questa disciplina libera, come il Supercross, allora ce lo facciano sapere", ha aggiunto, non senza sarcasmo.

"Ci sono piloti che ti si buttano addosso inutilmente. Lo fanno per dispetto, per infastidirti in modo che tu non cerchi di sorpassarli alla prossima curva. Binder fa sempre così. Ti viene addosso, fa la curva e ti butta fuori. E non viene penalizzato", ha fatto notare apertamente il fratello di Valentino Rossi sul sudafricano.

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Luca Marini, VR46 Racing Team

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Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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