MotoGP | Marini: "C'è da lavorare, ma la GP22 ha un gran potenziale"
Luca Marini conclude i test di Sepang con un bilancio positivo: dopo aver trascorso quasi tutta la prima giornata all’interno del box per alcuni problemi sulla sua Desmosedici, ha recuperato terreno nella giornata conclusiva, chiudendo in 11esima posizione a poco meno di tre decimi dal leader della classifica dei tempi.
Foto di: Dorna
Il 2022 è iniziato in maniera un po’ agrodolce per Luca Marini, che nei primi due giorni di test a Sepang è stato condizionato da diversi problemi sulla sua Ducati. Costretto a restare molto fermo nella prima giornata, è sceso poi in pista nel secondo giorno, in cui è riuscito a raccogliere dati importanti mettendosi alle spalle le difficoltà del Day 1.
Il pilota Mooney VR46 è riuscito a risalire la china nella seconda giornata, chiudendo in 11esima posizione con il crono di 1’58”430, a poco meno di tre decimi dall’ex compagno di squadra e leader della classifica dei tempi Enea Bastianini. Nonostante un primo giorno decisamente difficile, Marini ha recuperato terreno riuscendo anche a chiudere i due giorni con il sorriso, pronto per ripartire da Mandalika, dove si terranno i prossimi test questo fine settimana.
Marini in pista con la GP22: ecco cosa cambia
A partire dal 2022, Luca Marini dispone della Desmosedici GP22, moto aggiornata come il duo ufficiale formato da Bagnaia e Miller. Il pilota VR46 aveva già girato sulla nuova Ducati nei test di Jerez di novembre, ma ora ha potuto raccogliere qualche dato in più ed è stato in grado di fare un confronto con le versioni precedenti: “La 21 e la 22 sono molto simili, le ho provate in diverse piste, quindi è impossibile capire perfettamente le differenze. A Jerez c’è tanto grip, quindi la moto era più facile da guidare, con la 21 lì era molto buono”.
“A Sepang con la 22 fatico di più specialmente con il grip al posteriore e in frenata”, commenta Marini. “Non è stato facile sistemarlo, ma penso che alla fine possiamo proseguire su questa strada. In generale, quello che cambia di più rispetto alla 19 è che la 21 e la 22 sono migliori in tutte le aree in cui ho faticato molto lo scorso anno, per esempio il turning, il grip in uscita. La moto è più semplice da fermare, ma dalla 21 alla 22 non so dire ancora qualcosa di chiaro. Sicuramente la 22 ha un gran potenziale ed è una moto molto forte. Penso che Ducati stia facendo un ottimo lavoro”.
Test a due facce: primo giorno da dimenticare, Day 2 in crescita
Marini ha concluso la prima giornata di test in 18esima posizione a ben 1.5 secondi dalla vetta, completando solo pochi giri. Il pilota Mooney VR46 è sceso in pista solamente nel pomeriggio, dopo aver trascorso gran parte del giorno nei box a cercare di risolvere diversi problemi su entrambe le Ducati: “La prima giornata è stata dura, abbiamo avuto diversi problemi su entrambe le moto e all’inizio del giorno era impossibile girare. Sono rimasto cinque o sei ore sulla mia sedia per cercare di capire come risolvere questi problemi. È stata una giornata stressante dal punto di vista mentale. Fortunatamente con una moto sono riuscito a girare un paio d’ore giusto per capire la pista, perché per me era la prima volta con la MotoGP. Il primo giorno con una nuova moto queste cose possono succedere, ma non ci aspettavamo di avere questi problemi o di metterci così tanto tempo a risolverli”.
Le cose però sono cambiate nella seconda giornata, in cui ha potuto completare 37 giri. Al termine dell’ultimo giorno di test, Marini si è ritenuto soddisfatto delle soluzioni trovate e punta a confermare i passi in avanti a Mandalika: “La seconda giornata è stata molto positiva. Sfortunatamente, non abbiamo raggiunto una base a causa dei problemi del primo giorno, ma prima di tutto sono felice che abbiamo risolto tutti i problemi ed entrambe le moto erano perfette. Penso che possiamo essere molto felice, perché siamo stati veloci da subito, ho migliorato il mio tempo sul giro. Dobbiamo lavorare un po’ sul setting, provare alcune cose”.
“Sfortunatamente nel pomeriggio non abbiamo potuto fare una simulazione di qualifica, ma quello è stato uguale per tutti, quindi non sappiamo il nostro potenziale in qualifica. Ma questa non è la cosa principale ora, sono contento di aver trovato il feeling. Ovviamente dobbiamo ancora lavorare, ma sono anche contento di aver provato un po’ sul bagnato, perché è importante fare più giri possibili in queste condizioni con la nuova moto”.
Luca Marini, VR46 Racing Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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