Il primo
Gran Premio del Campionato del Mondo MotoGp 2014 ha visto
Alvaro Bautista lottare per il podio in una gara emozionante fino a due giri dal termine, quando lo spagnolo è incappato in una scivolata che lo ha costretto al ritiro. Dopo le ottime qualifiche, il pilota del
Team GO&FUN Honda Gresini è stato assoluto protagonista anche durante la gara: al momento della caduta
Alvaro Bautista si trovava in terza posizione, vicino a
Marc Marquez e a
Valentino Rossi, che hanno poi chiuso la gara nelle prime due posizioni.
Il suo compagno di squadra, l’inglese
Scott Redding, ha terminato il suo primo Gran Premio in MotoGp con un’ottima settima posizione, dopo una bella battaglia ingaggiata con l’esperto
Nicky Hayden, anch’egli in sella a una
Honda RCV1000R in configurazione
Open.
Alvaro Bautista: "
Fortunatamente non mi sono fatto niente nella caduta: sto bene. È stata una scivolata strana, sono entrato nella curva 2 allo stesso modo dei giri precedenti ma ho perso improvvisamente aderenza all’anteriore. Ho avuto qualche problema con i freni durante la gara, ma non so se ciò abbia contribuito alla caduta; in ogni caso è andata così e sono molto dispiaciuto per il team. In ogni caso, fino a quel momento mi stavo divertendo a guidare e stavo lottando con i primi: non sono partito bene, ma pian piano ho rimontato. A un certo punto mi sono ritrovato anche al secondo posto e sicuramente saremmo potuti salire sul podio. Peccato soltanto non aver finito la gara. Chiedo scusa al team e ai miei fan, spero di poter portare a casa il risultato la prossima volta".
Scott Redding: "
Sono molto soddisfatto: mi aspettavo di poter seguire Hayden per alcuni giri, non per tutta la gara, e ancora meno di poterlo battere! Nei primi giri volevo sfruttare il potenziale della gomma morbida e sono stato abbastanza aggressivo, compiendo alcuni sorpassi. A quel punto ho seguito Hayden per molti giri, dopodiché mi è sembrato che mi abbia lasciato passare, salvo poi superarmi poco dopo. Sapevo comunque che potevo essere più veloce di lui, così a due giri dalla fine ho provato a superarlo nella parte veloce, con una bella manovra, poi ho dato il massimo fino al traguardo. Abbiamo centrato il nostro obiettivo, che era quello di essere i migliori con la Honda in configurazione Open".
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