Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Statistiche

MotoGP | La discesa all'inferno della Suzuki

A metà della prima parte del campionato, il team Suzuki è stato colpito dalla notizia che il programma MotoGP sarebbe stato interrotto a fine anno. Uno shock che ha fatto crollare i risultati ed allontanato ogni possibilità di titolo.

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il 2 maggio il team Suzuki ha appreso la decisione della direzione generale del gruppo di lasciare la MotoGP al termine della stagione in corso. Una scelta brutale e tanto più sorprendente in quanto il nuovo ciclo contrattuale quinquennale dei costruttori con il campionato è appena iniziato. È difficile mantenere un gruppo motivato dopo un tale shock, e anche mantenere una curva di prestazioni stabile, come confermano le statistiche della Suzuki in questa prima metà della stagione.

Il campionato per la squadra guidata da Livio Suppo si è chiaramente interrotto dopo il Gran Premio di Spagna, il sesto degli 11 appuntamenti finora disputati. Considerando che in un Gran Premio sono in palio un massimo di 45 punti per ogni squadra (che è quanto si guadagna con una doppietta), la Suzuki aveva raccolto un più che rispettabile 46,3% prima di questo annuncio, ma è scesa al 12% nel periodo successivo (30,7% in totale). E se si guarda alla media di squadra, fino a Jerez era di 20,8 punti per gara, poi è scesa a 5,4 (13,8 in totale).

Fino a Jerez, Joan Mir e Alex Rins non erano mai scesi sotto il settimo posto quando avevano visto il traguardo a punti. I due li avevano mancati solo due volte: quando il maiorchino è stato buttato a terra a Portimão, e poi durante un GP di Spagna tormentato dalle vibrazioni per Rins, colpevole di una costosa escursione fuori pista. Tutto sommato, si tratta di inconvenienti minori. Ma nell'evento che ha seguito l'annuncio dell'imminente fine del programma, la coppia ha registrato la prima doppia caduta in un anno, prima di proseguire con una seconda gara senza punti - per la prima volta dal ritorno del marchio in MotoGP nel 2015. E ora sono ben tre i weekend a secco.

Nelle cinque gare successive, tenendo conto del fatto che Rins si è fermato in Germania per infortunio, ci sono stati solo tre piazzamenti per le Suzuki: quello di Mir a Barcellona, poi quello di entrambe le moto ad Assen, con un doppio piazzamento nella top 10 che non si vedeva da Austin, due mesi e mezzo prima.

Le performance della Suzuki prima e dopo l'annuncio:

  Prima dell'Annuncio Dopo l'annuncio
Gare 6 5
Punti marchio
125 27
Miglior risultato
Podi 2 0
Top 5 6 1
Ritiri 1 6

Nessuna realistica speranza nella corsa al titolo

Nel campionato, le posizioni sono logicamente crollate. Alex Rins ha iniziato la stagione in modo eccellente, lasciando il Portogallo a pari punti con il leader Fabio Quartararo, dopo due podi e un quarto posto. "È stata una partenza molto buona, Alex era in ottima forma, era un pilota diverso rispetto all'anno scorso", ha commentato Livio Suppo. Dopo la decisione del marchio, il pilota catalano ha iniziato a subire una serie di ritiri e ora è nono in classifica generale, a 97 punti da Quartararo.

Joan Mir, nel frattempo, dall'essere al quarto posto nel campionato piloti si è ritrovato sesto, a 34 punti dal leader, dopo Jerez. "Joan ha faticato un po' di più, ma è anche vero che voleva prendersela comoda per essere più forte in Europa. Poi ciò che è successo probabilmente ha influito (su quello che è successo dopo)", ha osservato il team manager. Oggi Mir si trova all'ottavo posto, a 95 punti da Quartararo, cosa che sembra aver escluso lui ed il suo compagno di squadra dalla corsa al titolo.

Le possibilità di vincere il titolo sono diminuite notevolmente anche nelle altre classifiche, in particolare in quella a squadre, che Suzuki guidava al momento dell'annuncio. La squadra è ora sesta su 12, a 61 punti dai leader. Nel campionato costruttori, il marchio ha perso solo una posizione rispetto a KTM, ma è già a 145 punti dalla Ducati, quasi sei volte i 25 punti in palio in ogni gara.

Con German Garcia Casanova e Vincent Lalanne-Sicaud

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente La MotoGP è restia a frenare lo sviluppo per salvare lo spettacolo
Articolo successivo MotoGP | Puig: "Honda deve cambiare modo di pensare per risalire"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera