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Jerez, Libere 3: Lorenzo prenota la pole position

Il maiorchino ancora il più veloce, mentre Rossi e Marquez sono sesto e settimo. Bene gli Espargaro e Crutchlow

La terza sessione di prove libere ha regalato il consueto finale incandescente anche a Jerez de la Frontera, con tutti i protagonisti della MotoGp impegnati nel time attack che valeva l'accesso diretto alla Q2 di oggi pomeriggio in caso di piazzamento nella top ten cumulativa.

Anche questa mattina è arrivata l'indicazione di uno Jorge Lorenzo particolarmente in palla: il pilota della Yamaha probabilmente è il grande favorito per la caccia alla pole position, visto che è stato il più veloce in ognuna delle tre sessioni disputate fino ad ora. Stamani ha ottenuto poi il miglior tempo del weekend in 1'38"493, ottenuto ovviamente con gomma a mescola media al posteriore.

In generale comunque è stata una sessione piuttosto favorevole alle M1, perché alle spalle del maiorchino c'è quella marchiata Tech 3 di Pol Espargaro, che finalmente ha dato una bella zampata dopo un avvio stagionale un po' in sordina, chiudendo a soli 54 millesimi. Ma anche Valentino Rossi è cresciuto rispetto a ieri, piazzandosi sesto a 274 millesimi.

La migliore delle Honda questa volta è stata quella di Cal Crutchlow: il britannico del Team LCR è terzo a 82 millesimi e all'ultimo giro ha rallentato quando era il più veloce al terzo intermedio. Dunque, pomeriggio sarà uno da tenere d'occhio nella caccia alla pole. Stesso discorso che vale anche per Aleix Espargaro, quarto con la sua Suzuki GSX-RR grazie alla gomma soft. In ogni caso occhio allo spagnolo anche in ottica gara, perché è stato veloce anche con la media.

Dietro di lui c'è la Ducati GP15 di Andrea Dovizioso, che curiosamente sembra essere messa meglio con la media che con la soft. Nel passaggio alla mescola più morbida, infatti, il forlivese ha tolto appena una manciata di millesimi. Concetto che vale anche per il suo compagno Andrea Iannone, che si è dovuto accontentare dell'ottava piazza, anche se a meno di quattro decimi dalla vetta.

Davanti al pilota di Vasto c'è un Marc Marquez che ha dato un po' la sensazione di essersi nascosto: il campione del mondo è stato in testa quasi per tutta la sessione, poi non è riuscito a piazzare la sua zampata quando è stato il memnto di attaccare il tempo. C'è però anche il dubbio che il dito possa averlo infastidito, visto che a fine sessione la Honda ha tirato giù la saracinesca del box appena è rientrato.

Gli ultimi ad avere accesso diretto alla Q2 sono i britannici Bradley Smith e Scott Redding, anche se va detto che pure i migliori degli esclusi hanno accusato un distacco inferiore al secondo. La sensazione, dunque, è che in Q1 ci saranno la Suzuki di Maverick Vinales e le due Ducati di Danilo Petrucci e Yonny Hernandez a giocarsi i due posti a disposizione in Q2 (Hiroshi Aoyama continua a fare tanta fatica con la Honda ufficiale).

Per quanto riguarda le "Open", a dettare il ritmo è stato Hector Barbera, che però si è dovuto accontentare del 14esimo posto assoluto con la sua Ducati Avintia. Da segnalare anche la scivolata alla curva 5 della Honda di Eugene Laverty, fortunatamente senza particolari conseguenze. Restano in coda, infine, le Aprilia RS-GP.

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