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MotoGP | Jarvis: "I commissari devono ristabilire la fiducia"

Definendo alcune penalità "infantili" ed altre incoerenti, il direttore generale di Yamaha Motor Racing Lin Jarvis vuole che la MotoGP intraprenda una revisione del processo decisionale per calmare la situazione.

Lin Jarvis, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Molti in MotoGP hanno espresso la loro insoddisfazione per le sanzioni comminate dall'inizio della stagione, affermando che il panel dei commissari sportivi è stato incoerente nelle sue punizioni. Nel tentativo di porre rimedio alla situazione, a Le Mans si è tenuto un incontro tra Freddie Spencer, uomo al vertice di questo organo, ed i piloti, ma le reazioni sono state molto contrastanti e le due gare del fine settimana non hanno migliorato la situazione.

Dopo la Sprint, Aleix Espargaró si è lamentato perché un contatto con Alex Marquez è rimasto impunito e Luca Marini non ha capito perché Brad Binder non sia stato penalizzato per una manovra aggressiva. Il giorno successivo Alex Marquez ha avuto un contatto con Binder, che gli è valso una penalità sulla griglia del Mugello e che lo ha fatto infuriare.

Due settimane prima, era stata la Yamaha ad essere colpita dalle sanzioni, con Franco Morbidelli e Fabio Quartararo entrambi ritenuti responsabili di incidenti nel fine settimana. Il team manager Maio Meregalli ha espresso il suo disappunto, ma Lin Jarvis è rimasto in silenzio. Il direttore generale di Yamaha Motor Racing chiede ora una revisione completa del processo decisionale, ritenendo che sia venuta meno la fiducia tra i piloti e gli steward.

"È sicuramente necessaria un'analisi approfondita del modo in cui lavorano gli steward, perché credo che le critiche che stanno arrivando siano unanimi, da tutte le parti", ha dichiarato Jarvis a Speedweek. "Il fattore fondamentale è che la fiducia dei partecipanti al campionato in questo sistema è venuta meno".

"In queste circostanze, i responsabili devono rispondere. Devono ripristinare la fiducia nel ruolo degli steward, e non è un compito facile. Nessuno negherà che essere uno steward in questo campionato, con velocità molto elevate e molti sorpassi, è un compito difficile. Ma ci deve essere un modo migliore per fare giustizia".

"Al momento non c'è una coerenza identificabile nei giudizi. Non tutte le situazioni e non tutti i piloti sono trattati in modo equo. Sarebbe molto importante avere un equilibrio, ma al momento non c'è. Alcuni incidenti vengono puniti, altri no, anche se sono di valore equo. A volte vengono inflitte sanzioni per infrazioni molto piccole".

Jarvis fatica a capire la gradazione delle sanzioni: "Dicono che i piloti hanno chiesto sanzioni severe e chiare, direi che è un dato di fatto, ma devono essere le sanzioni giuste! Se qualcuno si comporta male, l'infrazione deve essere applicata di conseguenza. Ma nessuno vuole sanzioni infantili per manovre normali come un sorpasso. Queste sanzioni ridicole possono distruggere la gara di un pilota o l'intero weekend di gara".

Secondo Lin Jarvis, gli steward stanno assumendo un ruolo troppo importante nella gestione del campionato: "Intervengono su qualsiasi cosa per dimostrare a tutti che gli steward stanno facendo il loro lavoro. Ma a chi vogliono dimostrarlo? Chi ha chiesto loro di dimostrare sempre che sono pronti a dare penalità?".

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