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Guidotti: "Redding? Potrebbe risolversi tutto a breve"

Il pilota britannico è vicinissimo alla Ducati Pramac, che per il futuro però punta forte su Danilo Petrucci

Danilo Petrucci, Pramac Racing Ducati

Bridgestone

Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Danilo Petrucci, Ioda Racing Project
Yonny Hernandez e Danilo Petrucci, Pramac Racing Ducati, e Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP and Danilo Petrucci, Pramac Racing Ducati
Danilo Petrucci, Pramac Racing Ducati

La seconda Ducati del Pramac Racing è sicuramente la moto più ambita rimasta a disposizione sul mercato piloti della MotoGp 2016. Fino a qualche settimana fa sembrava che potesse essere Danny Kent a salire sulla Desmosedici gemella di quella di Danilo Petrucci, ma ora l'attenzione sembra essersi spostata più verso Scott Redding. Questa mattina ne abbiamo parlato con Francesco Guidotti, che ha fatto il punto della situazione, spiegando che il tutto si potrebbe chiudere molto a breve.

"Ora il cerchio è abbastanza ristretto: o teniamo Yonny oppure prendiamo Redding. Fino a due settimane fa l'orientamento era più su Kent, ma le cose cambiano molto velocemente perché gli attori che fanno parte di queste cose sono tante. Ci siamo noi, c'è la Ducati, ma anche il team dal quale devi andare a prendere il pilota. Senza dimenticare di informare gli sponsor, quindi sono tante le cose che bisogna tenere in considerazione. Anche quando sembra tutto a posto può sempre venire fuori un problema dell'ultimo momento".

Qual è stato l'intoppo con Kent?
"La storia di Kent purtroppo non siamo riusciti a tenerla riservata quanto avremmo voluto. Quando le parti in causa sono tante a qualcuno scappa qualcosa e secondo me quella è stata la causa che ha bloccato un po' tutto, anche perché il Leopard Racing contava su di lui per il salto in Moto2. Alla fine quindi abbiamo preferito non forzare la mano perché si rischiava di andare a danneggiarli più di quanto non fosse il nostro beneficio, visto che comunque parliamo di una scommessa, anche se Danny mi ha fatto una buonissima impressione: credo che sia già più maturo rispetto alla sua età".

Si parla comunque di una possibile opzione da parte di Ducati se passa in Moto2, ti risulta?
"Può anche essere, ma al momento non mi risulta, anche perché poi si è un po' messa in mezzo pure la Honda, facendogli notare che stava vincendo in Moto3 con loro e che sarebbe subito scappato in MotoGp con Ducati. Diciamo che tutto questo insieme di cose ha fatto cambiare un po' le condizioni, quindi abbiamo deciso di mollare il colpo".

Quindi ora in pole position c'è Redding...
"Redding è una storia vecchia, perché già l'anno scorso c'erano stati dei contatti. Ne stiamo riparlando, ma chiaramente in altri termini, perché sta vivendo una stagione un po' al di sotto delle aspettative. Diciamo che potrebbe risolversi il tutto anche a brevissimo, magari entro la fine del weekend, e su questo siamo abbastanza in linea con lui. A Brno abbiamo avuto un approccio importante e ne abbiamo parlato anche nei giorni successivi. Se non succede qualcosa di strano, qui ci potrebbe essere l'occasione buona per concretizzare".

Firmerebbe con Pramac o direttamente con Ducati?
"Al momento si tratta di un accordo che faremmo noi con Scott ma, come è già successo anche con Yonny, potremmo anche girare il suo contratto alla Ducati. Queste comunque sono cose che eventualmente vengono gestite internamente con più calma. La differenza comunque è solo sulla carta, non nella sostanza, anche perché l'aspetto tecnico viene già discusso con Ducati, visto che sono direttamente loro a darci il supporto".

La certezza è la conferma di Danilo Petrucci, anche se manca ancora l'ufficialità...
"In realtà sulla permanenza di Danilo c'è l'ufficialità, perché con lui avevamo fatto un contratto di due anni. Quello di cui stiamo ridiscutendo è la possibilità di avere un trattamento migliore per il prossimo anno. Noi avevamo un'opzione per uscire dal contratto, ma visto e considerato come si sta comportando sia in pista che fuori pista abbiamo pensato di migliorare le condizioni del suo accordo per il 2016 con un prolungamento per il 2017. E' di questo che stiamo parlando, ma in totale serenità, sapendo che la base del 2016 esiste, ma è solo da migliorare".

Yonny Hernandez invece sembra destinato a pagare una stagione deludente...
"E' brutto dire che è stato una delusione, perché comunque ha fatto due seconde file e delle top ten anche in gara. Delusione no, però sicuramente non ha rispettato le aspettative. Contando quello che aveva fatto nella parte conclusiva dello scorso anno, diciamo che questa era la sua occasione per fare il salto di qualità e dimostrare il suo valore, e diciamo che su alcuni aspetti è stato abbastanza carente. Siccome il prossimo anno andiamo a riequilibrare le differenze tra le moto ufficiali e le nostre, quindi l'impegno economico è importante, dobbiamo essere sicuri del nostro investimento e sotto questo punto di vista Yonny non ci dà tutte queste garanzie. Però non mi piace parlare di delusione perché dobbiamo sempre considerare da dove viene, perché nel suo paese la cultura motociclistica è quasi nulla, e la velocità con cui è arrivato in MotoGp. Inoltre si è anche messo in mostra parecchio, perché ora ha un bel seguito. Ma è chiaro che la formazione che ha avuto lui pesa un po', perché in MotoGp non ti aspetta nessuno e ti viene chiesto il risultato. Noi gli abbiamo dato la possibilità di crescere sia tecnicamente che personalmente, ma in un tempo ristretto e qui purtroppo il livello è veramente alto".

Con l'arrivo della stessa moto degli ufficiali sembrano esserci le condizioni per tornare a fare cose importanti...
"La speranza è quella. Comunque non parliamo di GP15, ma di Desmosedici GP, perché spariranno tutte le altre diciture che creano solo della gran confusione. La nostra mission comunque è quella, anche se l'anno prossimo cambieranno tante cose, quindi sarà una situazione un po' particolare per tutti, almeno all'inizio. Ci saranno nuove gomme ed un'elettronica differente, quindi non sarà sicuramente facile".

Potrebbe essere la grande occasione di Petrucci...
"E' chiaro che dall'anno scorso a quest'anno la differenza è stata enorme, perché veniva da una condizione tecnica molto diversa. Con una moto più competitiva quindi è riuscito a mettersi in mostra e secondo me sta facendo grandi cose. Pensare che possa fare un altro salto dello stesso tipo anche il prossimo anno credo che sia difficile. Diciamo che potrà contare sull'esperienza accumulata nel 2015 e magari sul rimescolamento dei valori che potrebbero portare le novità del 2016. Speriamo di approfittarne".

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