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Petrucci: "Ho tutto per fare il massimo"

Il nuovo pilota della Ducati Pramac ci racconta il suo approccio alla sfida che lo attende nella prossima stagione

Petrucci:

Danilo Petrucci è stato una delle rivelazioni dei test collettivi della MotoGp a Valencia: al debutto sulla Ducati del Team Pramac, il pilota italiano ha subito girato su tempi interessanti, dimostrando che la squadra diretta da Francesco Guidotti non ha sbagliato a puntare su di lui. Questi, ma anche le difficoltà vissute nel 2014 sulla ART-Aprilia, sono gli argomenti dell'intervista che ci ha concesso "Petrux", che tra qualche giorno si regalerà anche un'esperienza inedita al Motor Show: domenica effettuerà uno show run al volante di una vettura della NASCAR Whelen Euro Series.

Nei test di Valencia ti sei subito messo in evidenza, girando a parità di moto a tre decimi dai tempi di Cal Crutchlow, che invece ci ha messo quasi un anno a trovare il feeling con la GP14. Qual è stata la chiave per essere subito tanto veloce?
"Mi sono trovato subito a mio agio con la moto, anche perché le Ducati si sono dimostrate molto veloci sopratutto a fine stagione. Devo premettere però che le moto che proviamo dopo il gp di valencia hanno fatto la gara, quindi generalmente a livello di setting sono molto a posto. Dunque, è stato semplice per molti piloti andare subito forte, cosa che ho fatto pure io. Ho lo stesso capotecnico di Cal, Daniele Romagnoli, che ha molta esperienza e mi ha messo subito a mio agio, ha un ottimo metodo di lavoro e mi ha trasmesso tranquillità e sicurezza. Non ho voluto strafare, ero teso all'inizio perché è la mia prima vera opportunità in motoGp, ma dopo ho subito rotto il ghiaccio. Ho girato praticamente sempre con le gomme dure, acquisendo confidenza con la moto in configurazione gara, poi per fare il tempo ho sfruttato bene le gomme morbide anche sulla base dell'esperienza dei giri effettuati con gomme dure e molto usate".

Con cinque case ufficiali e tanti nomi nuovi, lo schieramento 2015 della MotoGp rischia di essere uno dei più competitivi degli ultimi 15 anni: quali sono i tuoi obiettivi?
"Non mi sono posto un target per la stagione, così come avevo fatto per i test. Mi andrebbe bene fare il massimo, cosa che sembra strana, ma che non ho avuto opportunità di fare negli anni precedenti, ho tutte le basi per farlo e soprattutto un ottimo team alle spalle che mi lascia il tempo che mi serve per raggiungere i primi. L’anno prossimo ci saranno tantissime moto competitive, che saranno vicinissime alle ufficiali, perciò il range tra fare bene e male è molto sottile. Non mi voglio lasciar scoraggiare se all'inizio magari i risultati non saranno soddisfacenti o altalenanti, perciò non mi sento di poter dire cosa potrò fare. Per me avere tutto il meglio a disposizione è già di per se confortante".

C'è la possibilità che ti diano una GP14.2 nel corso dell'anno se i risultati saranno positivi o in ogni caso resterai sulla GP14.1?
"Come ho detto, ho tutto per fare il massimo. Ho la moto che ha usato Crutchlow per tutta la stagione e sopratutto sul finale è stato spesso il più veloce delle Ducati. Sono concentrato sulla GP14.1 e mi basta questo, devo stare tranquillo e i risultati saranno ottimi".

Con la Suter-BMW eri stato spesso una delle sorprese nelle tue prime due stagioni, ma quest'anno con la ART-Aprilia hai faticato davvero tanto: non ti è mai venuta la voglia di dire adesso mollo tutto?
"Il 2014 è stato un anno molto duro, che mi è comunque servito per imparare a superare le difficoltà. Avrei voluto mettermi in mostra con l’Aprilia sulla base dei risultati strepitosi di Aleix Espargaro nel 2013, l’anno prima. Purtroppo per questo 2014 è stato deciso di cambiare il telaio, il forcellone e soprattutto l’elettronica, ritenendo da parte di Aprilia che fosse meglio abbandonare la collaudata centralina APX sviluppata in Casa completando invece tutte le gare della stagione con la centralina Magneti Marelli. Avendo saltato i test invernali previsti per la MotoGp tutto lo sviluppo è stato rimandato in corsa durante le gare e, nonostante il grande impegno da parte mia e di tutta la squadra, siamo riusciti solo per gli ultimi appuntamenti a risolvere gran parte dei problemi che emergevano a ogni turno. Poi a Jerez mi sono fatto male al polso molto gravemente e l’infortunio e lo stop forzato mi hanno dato la forza di finire la stagione nel migliore dei modi".

I problemi più grossi di quella moto erano effettivamente legati all'elettronica "Open"?
"Non è stato solo quello, ma piuttosto un insieme di fattori. Anche quando sul finire del campionato abbiamo fatto dei test per sistemare l’elettronica ci siamo accorti che anche il telaio in effetti non era molto meno performante di quanto ci aspettassimo rispetto a quello del 2013. Avevo molto chattering, che per me è stata una novità perché non ne avevo mai sofferto, spesso causato dall'elettronica e altre volte dal telaio, quindi non sono mai riuscito ad avere una moto che mi piacesse, solo le ultimissime gare ero quasi soddisfatto".

Quanto ha pesato il tuo infortunio nelle difficoltà del 2014?
"Il mio infortunio non ha pesato moltissimo. Certo, ho dovuto saltare quattro gare, ma quando sono tornato ad Assen fui subito veloce, facendo la miglior qualifica della stagione. Ho faticato spesso con il polso, ma non mi ha mai compromesso nemmeno un turno di prove libere".

Visto da dentro, cos'è quel qualcosa in più che sembra avere Marquez in questo momento secondo te?
"Difficile dirlo, per quel poco che lo seguo in pista sembra avere un feeling superiore con la moto, gli fa fare sempre quello che vuole lui, creando traiettorie incredibili. Si diverte sopra la moto, e questo devo dire che è una marcia in più. Ha una gran fiducia nell'anteriore, si fida molto. Spesso l'ho visto derapare, sia col gas che senza, strusciando il gomito a terra. Ecco con lui solo in rettilineo la ruota dietro segue quella davanti, perché altrimenti è sempre di traverso, sia in entrata che in uscita di curva".

Nel 2016 arriveranno le gomme Michelin: sai già quando avrai modo di provarle? Hai già avuto qualche indicazione da Michele Pirro che le ha già usate proprio con la Ducati?
"Non ho informazioni riguardo le Michelin, le proverò a Sepang 2 e a Brno, nei test dopo la gara. Pirro lo vedrò nei prossimi giorni per il ritiro invernale delle Fiamme Oro e gli chiederò come vanno".

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