Indianapolis, Libere 1: bella zampata di Valentino
Il nuolo layout sorride alle Yamaha: sono quattro ai primi sei posti. Gli unici "intrusi" sono Iannone e Marquez
Valentino Rossi aveva detto chiaramente che il nuovo layout studiato appositamente per le moto di Indianapolis, divenuto più veloce di oltre 3", poteva essere più favorevole alla Yamaha rispetto al passato e le informazioni che arrivano dal primo turno di prove libere sono decisamente in linea con questa previsione.
Ci sono infatti ben quattro M1 nelle prime sei posizioni, capitanate proprio da quella del "Dottore", che ha staccato un crono di 1'34"535, utilizzando tra le altre cose la gomma più dura al posteriore. Proprio all'ultimo giro alle sue spalle si è portato Bradley Smith, che ha chiuso a soli 34 millesimi, confermando quindi che il grip offerto dal nuovo asfalto piace molto alle moto della Casa di Iwata.
Terzo tempo per un ottimo Andrea Iannone, fresco della notizia del passaggio nella squadra ufficiale Ducati nel 2015, che ha sfoderato una bella sequenza di giri nel finale, rimanendo davanti a tutti per diversi minuti. Dietro di lui poi c'è ancora una M1, quella di Pol Espargaro, quarto a 143 nonostante un grosso rischio di caduta con un traversone.
Stupisce quindi vedere solamente in quinta posizione il leader del Mondiale Marc Marquez, che sulla pista statunitense va a caccia del decimo successo di fila. Va detto però che in questo turno sono state le Honda in generale a faticare: basta pensare che Dani Pedrosa si ritrova addirittura in 16esima posizione, quindi "El Cabronsito" ha mostrato il suo valore.
Sesto tempo per Jorge Lorenzo, che è stato dunque il più lento tra i piloti factory della Yamaha, chiudendo ad oltre mezzo secondo dal compagno di squadra a poche ore dall'annuncio del rinnovo di contratto biennale. La grande sorpresa è senza dubbio però il settimo tempo di Scott Redding, bravo a sfruttare la scia di Marquez con la sua Honda RCV1000R per risultare il migliore tra i piloti "Open", davanti anche alla Forward Yamaha di Aleix Espargaro.
Il quadro delle prime dieci posizioni poi si completa con le due Ducati di Andrea Dovizioso e Yonny Hernandez. Da segnalare che durante la sessione Davide Tardozzi ha spiegato ai microfoni di Sky che le GP14 ufficiali non montavano ancora la carena ed il motore nuovi, che verranno utilizzati però nel resto del weekend.
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