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MotoGP: il protocollo anti-COVID per le gare di Jerez

La MotoGP ha delineato i suoi piani per garantire la sicurezza del paddock contro il Coronavirus, quando tornerà in azione il 19 luglio con la prima delle due gare pianificate a Jerez.

Paddock

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Lo scoppio della pandemia del COVID-19 ha messo in pausa la stagione della MotoGP, che non ha potuto neppure fare il suo debutto nel GP del Qatar, nel quale sono scesi in pista solamente i piloti della Moto2 e della Moto3.

I piani sono pronti per iniziare la stagione con un doppio Gran Premio in Spagna, il 19 e 26 luglio a Jerez, al quale manca solamente l'approvazione del governo.

Le prime gare della stagione si disputeranno tutte a porte chiuse, con la capienza del paddock che è stata ridotta a circa 1.300 persone tra tutte e tre le classi.

In un aggiornamento sulla situazione diffuso oggi, Carmelo Ezpeleta ha delineato i protocolli che sono stati messi in atto al fine di garantire che tutto si possa svolgere in sicurezza all'interno dei circuiti.

"Abbiamo realizzato un protocollo molto definito, lavorando insieme ai ministri dello sport dei vari paesi che andremo a visitare, per avere un'idea di cosa si può o non si può fare nei vari paesi" ha detto il CEO di Dorna Sports.

"Poi, in linea di principio, ogni pilota che verrà in circuito dovrà fare una visita medica, e se il dottore decide che dovrà sottoporsi ad un test, lo farà prima di venire in Spagna per la prima gara".

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"Prima di entrare nel paddock, ci sarà un altro test, poi il protocollo prevede un controllo ogni giorno. Ma ci saranno tanti accorgimenti nel paddock, compreso l'isolamento tra le singole squadre".

"Abbiamo indicato alcune misure anche per i luoghi in cui mangiare. Ma in linea di massima, tutti si sposteranno dall'albergo al circuito e viceversa".

"Ovviamente, questo vale per quella che è la situazione in questo momento, se da qui a luglio la situazione lo permetterà, potremmo rendere tutto più flessibile".

"In linea di principio vogliamo isolare il paddock, quindi non ci sarà alcun contatto tra le persone che lavorano nel circuito e la famiglia della MotoGP".

Ezpeleta ha inoltre confermato che le persone ammesse nel paddock per ogni costruttore è stato aumentato di 5 unità rispetto alle 40 pianificate precedentemente, mentre per la Moto2 e la Moto3 resteranno rispettivamente 20 e 15.

Nelle ultime settimane, la MotoGP ha annunciato l'annullamento dei Gran Premi d'Australi, Giappone e Gran Bretagna, dopo che la stessa sorte era già toccata a Olanda, Germania, Finlandia e Qatar in precedenza.

Nella bozza del calendario che dovrebbe essere diffusa la settimana prossima non saranno presenti le gare extraeuropee, con Ezpeleta che ha spiegato che la decisione sulla possibile estensione a 14 o a 16 gare che sarà decisa nel mese di luglio.

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