Ieri la notizia del giorno doveva essere quella relativa al 2016, ovvero la vittoria di
Carmelo Ezpeleta e della
Dorna, che hanno ottenuto il via libera per equipaggiare tutte le moto dello schieramento della
MotoGp con centralina unica e software identico per tutti. Un progetto partito da lontano, fin dall'introduzione delle
CRT e passato poi per le
"Open", la cui riuscita è stata forse favorita dalle grandi cose fatte durante l'inverno dalla
Ducati con il passaggio al regolamento
"Open".
A rubare la scena però è stato il rientro nei ranghi della categoria
"Factory" delle Rosse di Borgo Panigale, che rischia di far discutere parecchio, perchè le
Desmosedici GP14 avranno la possibilità di sfruttare tutti gli aiuti concessi alle
"Open", ma continuando ad utilizzare il software interno e non quello realizzato dalla
Magneti Marelli per le moto di questa classe.
Questo vuol dire che avranno 24 litri di carburante, 12 motori senza freezing e la gomma più morbida, mentre
Honda e Yamaha dovranno continuare a convivere con 20 litri, 5 motori con il freezing e la gomma standard. E' questo il frutto del nuovo regolamento approvato lunedì, che consente alle squadre
"Factory" di approfittare di questi vantaggi per riavvicinarsi alla vetta, a patto di non aver vinto una gara nella stagione precedente, un vincolo che di fatto esclude i giapponesi da questa possibilità.
In caso di risultati importanti, come una vittoria, due secondi posti o tre terzi posti, le
Ducati si vedrebbero portare via due litri di carburante e vedrebbero scendere a nove il proprio monte motori. Restrizioni che diventerebbero poi permanenti anche per la stagione 2015. Ma c'è di più, perchè se le
GP14 dovessero arrivare a mettere insieme tre successi perderebbero anche l'utilizzo della gomma riservata alle
"Open".
Segno evidente del fatto che c'è il timore che le Rosse possano addirittura passare da "Cenerentole" a dominatrici della scena. Ma allora la domanda che sorge spontanea è: non è un vantaggio troppo grosso quello che viene dato ora alla
Ducati? E in un certo senso la
Honda non ha finito per farsi un autogoal innescando la polemica relativa all'eccessiva competitività della
Ducati in versione
"Open"?
Domande che probabilmente inizieranno a trovare una risposta questo fine settimana. Ma è curiosa anche la posizione in cui si trova la
Yamaha, rimasta probabilmente con il cerino in mano. Durante i test invernali le
M1 sono parse ancora in ritardo di preparazione rispetto alle
RC213V ed ora non hanno neanche più la possibilità di correre ai ripari allineandosi allo stesso regolamento della
Ducati. Attendiamo quindi di capire quale sarà la reazione di
Lin Jarvis e soci a queste novità.
Va aggiunto, infine, che queste nuove regole potranno essere di aiuto anche alla
Suzuki, che l'anno prossimo potrà rientrare nella classe regina approfittando degli stessi vantaggi offerti oggi alle Rosse. In realtà nel 2015 potrebbero virtualmente rientrarvi anche
Honda e Yamaha, ma riuscite ad immaginarvi una stagione 2014 senza neanche una vittoria dei giapponesi?
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