MotoGP | Perché Honda vuole Marc Marquez già al test di Misano
Alberto Puig, team manager di Honda HRC, ha dichiarato domenica che Marc Marquez è atteso ai test di MotoGP che si terranno a Misano il 6 e il 7 settembre.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marc Marquez si sottoporrà a un controllo medico cruciale il 25 o il 26 agosto, dunque questa settimana, durante il quale sarà sottoposto a una TAC per confermare che l'osso operato a giugno - la quarta volta - si sia consolidato.
Se il risultato sarà positivo, il team manager di HRC Alberto Puig spera che il catalano possa essere presente ai test di martedì e mercoledì post gran premio a Misano, che si terrà tra due settimane.
Honda spera che Marc possa essere presente a questi test anche se, a conti fatti, il pilota non sarà assolutamente a posto dal punto di vista fisico. La speranza della Casa giapponese è quella che Marc possa tracciare la strada per lo sviluppo della moto 2023.
"Sarebbe un problema", ha detto Alberto Puig a DAZN quando gli è stato chiesto cosa accadrebbe se Marc non riuscisse a essere presente ai test di Misano.
"Hanno seguito i passi stabiliti dai medici dopo l'operazione, questa settimana fanno una TAC e i medici ci hanno detto che 'Se l'osso è a posto, starà bene'. Vedremo come sarà l'osso", ha detto Puig.
"Personalmente penso che non sarà pronto per la gara di Misano, ma potrà essere pronto per il test e, anche se non si tratta di fare 100 giri al giorno, se può farne anche solo 4 per dire sì o no ad alcune componenti, sarebbe molto importante".
Per Honda è fondamentale che il pilota possa indicare la strada su cui lavorare con la moto del prossimo anno: "Se non dovesse essere presente al test continuerà il lungo periodo senza Marc e sarà complicato".
Puig ha anche affermato che Honda non potrà aspettare Marquez per il finale di stagione, perché sarebbe troppo tardi: "Normalmente il test di Misano è molto importante per preparare il prototipo per i test di Valencia. Se Marc non sarà a Misano andremo come abbiamo fatto sino a ora, ovvero alla cieca".
"Abbiamo sempre avuto un pilota che ha tracciato la rotta. Il pilota che conosce meglio questa moto è Marc, per il testo che è stato qui e per la qualità delle gare che ha fatto. Conosce molto bene la moto, non che gli altri non la capiscano, ma chi la conosce meglio è il pilota che ha vinto di più. Se Marc non c'è, il nostro lavoro diventa molto difficile", ha concluso Puig.
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