Non si sono mai piaciuti e andando avanti di questo passo non si piaceranno mai: ormai per
Casey Stoner e Valentino Rossi ogni occasione è buona per punzecchiarsi a vicenda. Spesso è stato il
"Dottore" a sparare in direzione del due volte iridato, ma da un anno a questa parte l'australiano ha iniziato a rispondere a dovere, forte anche delle sue vittorie e delle difficoltà dell'avversario.
Visti i suoi trascorsi da ducatista,
Casey si lascia andare spesso a commenti sull'operato della Casa di Borgo Panigale e non ha fatto eccezioni neppure durante il
gala di presentazione della Honda HRC, andato in scena sabato a Madrid.
La critica mossa al pesarese è chiara: si lamenta troppo. "
Tutte le Ducati sono state più veloci della sua nei test e non sono state prove sul giro secco. E se anche fosse stato un giro solo, avrebbe dovuto comunque essere il più rapido delle Ducati prima di lamentarsi così tanto della moto".
Poi
Casey ha provato anche ad analizzare più in generale il quadro della situazione della Rossa: "
In generale sono andate bene nel primo test e male nel secondo. E' difficile capire dove sono, ma spero per il bene del Mondiale che quest'anno possano fare risultati migliori".
Ora, da un certo punto di vista il discorso di
Stoner può anche non fare un grinza, visto che praticamente tutto il mondo si sarebbe aspettato qualcosa di più da
Rossi nei test di
Sepang, Valentino compreso. Dall'altro però è anche vero che il campione del mondo in carica non può sapere qual è stato esattamente il lavoro fatto all'interno del box
Ducati per poter dare una valutazione completa dell'operato del rivale.
Inoltre va detto che anche in casa sua non è tutto rose è fiori. Nessuno può contestare il fatto che
Casey sia stato costantemente il più veloce, ma le
RC213V hanno anche perso un giorno di test per un problema con i motori, che sono stati spediti in Giappone per un controllo.
Una situazione che però non sembra preoccuparlo troppo: "
Non è una preoccupazione, anche perchè la scorsa stagione l'abbiamo affrontata con pochissimi motori. Volevamo solo essere sicuri, non volevamo girare su una moto che potenzialmente poteva dare problemi. Poi quel giorno ci siamo fermati solo per la pioggia, altrimenti avremmo potuto girare".
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