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Bastianini: l'esplosione della carena resta un mistero

Enea nelle prime battute del GP d'Austria si era portato nelle prime dieci posizioni, poi è stato costretto al ritiro quando la sua Ducati è tornata ai box al sesto giro in versione naked: in piena velocità gli è esplosa la carena che è volata pericolosamente lontano. I tecnici del team Avintia stanno analizzando il relitto che è stato recuperato: non si tratta di un errore umano perché sono state trovate tutte le viti di fissaggio.

Enea Bastianini, Esponsorama Racing

Enea Bastianini, Esponsorama Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Enea Bastianini si era arrampicato fino a una decisa posizione dopo un avvio di gara imperioso dalla quindicesima piazzuola sullo schieramento. Sembrava che per il 23enne riminese fosse giunta una giornata di gloria per raccogliere qualche soddisfazione in questa stagione e, invece, poco dopo la conclusione del giro 6 lo si è visto imprecare nel box Avintia per un prematuro ritiro…

“Avevamo un gran passo e mi sentivo bene sulla moto. Perdevo un po’ dagli altri in percorrenza di curva ma in frenata e in accelerazione eravamo a posto, cosa che sarebbe stata buona nel finale di gara. Purtroppo la carena si è aperta e la mia gara è finita lì. È letteralmente esplosa e non ho potuto fare niente se non tornare ai box perché la moto non andava. Diciamo che era una carena vecchia di due anni…”.

Enea ha sbollito la delusione e ride amaro dopo la battuta, ma questo stop imprevisto ha interrotto una prestazione che poteva regalare ben altre emozioni. La carena si è strappata in piena velocità dal telaio ed è stata “sparata” in alto prima di finire verso l’esterno della pista.

Poteva essere una situazione veramente pericolosa: la sua Ducati Desmosedici si è mostrata in versione naked con la carrozzeria del lato sinistro che si è letteralmente strappata dalla moto come se si sia collassata all’improvviso, sebbene non ci siano stati contatti a determinare la rottura.

C’è stato un cedimento meccanico o un errore umano?
“Credo che non ci sia stato un errore umano perché le viti di fissaggio c’erano tutte, ma ancora non abbiamo delle risposte precise perché la squadra sta valutando cosa sia effettivamente successo. Quello che dispiace è che sia finita male perché non ce lo meritavamo”.

Con lo scroscio d’acqua avresti continuato con le slick dando fondo all’indole da combattente o avresti preferito il cambio moto per passare alle rain?
“Ti devo dire la verità: ero troppo nervoso per quello che è successo che non ho guardato la gara: ho seguito giusto l’ultimo giro per capire cosa sarebbe successo e chi avrebbe vinto, ma non ti so dire che cosa avrei fatto e ti confesso che mi sarebbe piaciuto molto scoprirlo. Del resto i rookie si sono espressi bene, basta guardare cosa ha fatto Luca. Peccato non essere stato nella mischia”.

Vi siete schierati che aveva cominciato sgocciolare: che condizioni di pista avete trovato?
“Non erano male: cadeva qualche goccia d’acqua, ma l’asfalto era completamente asciutto. Mi sentivo bene e poi come ho già detto con il caldo riusciamo a fare sempre qualcosina in più rispetto agli altri”.

Il campione del mondo della Moto2 non vede l’ora di tornare in sella a Silverstone per cancellare la delusione del Red Bull Ring…

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