Barcellona, Libere 2: brillano Espargaro e la Suzuki

La Suzuki rischia seriamente di poter diventare una sorpresa davvero concreta nel weekend di Barcellona della MotoGp. Sulla GSX-RR di Aleix Espargaro è arrivato un motore evoluto e si è visto decisamente: proprio a tempo scaduto il pilota di Granollers, cittadina a pochi chilometri dall'autodromo, ha realizzato un 1'41"158 con la gomma a mescola soft.

Il più vecchio dei fratelli Espargaro però è riuscito a scendere sotto all'1'42" anche con la gomma media, la più dura per le "Factory con concessione Open", quindi potrebbe essere un cliente pericoloso anche per la caccia al podio.

Dietro di lui si sono confermati piuttosto in forma i due piloti della Honda, con Marc Marquez e Dani Pedrosa che si sono presi la seconda e la terza posizione: il campione del mondo in carica ha pagato poco meno di tre decimi, mentre "Camomillo" è più lontano, poco oltre i sei decimi.

Dopo aver faticato per buona parte della sessione, Andrea Dovizioso ha portato la sua Ducati in quarta posizione all'ultimo giro, montando anche lui la gomma soft sulla sua GP15. Così come Maverick Vinales, che conferma la crescita della Suzuki, e l'altra Ducati di Andrea Iannone.

Solo settima, quindi la prima delle Yamaha, che è stata quella di Jorge Lorenzo. Dopo aver dominato le ultime tre gare, qui a Barcellona il maiorchino è parso meno in palla, ma non bisognerà sicuramente commettere l'errore di sottovalutare il suo potenziale.

Va detto però che è stata una sessione particolarmente difficile per le M1 ufficiali: basta pensare che Valentino Rossi attualmente è 11esimo, quindi è rimasto fuori dalla top ten. Se vorrà evitare di dover affrontare la Q1, dovrà quindi fare un passo avanti importante nella FP3 di domani mattina.

Davanti al "Dottore" ci sono anche Cal Crutchlow, Pol Espargaro e Scott Redding, che quindi in questo momento avrebbero accesso diretto alla Q2. Per quanto riguarda le "Open", nonostante la scorsa settimana sia stato operato per un problema di sindrome compartimentale, il migliore è stato Hector Barbera, 14esimo con la sua Ducati Avintia.

Pare piuttosto in difficoltà Danilo Petrucci, che non è andato oltre al 16esimo posto, staccato di quasi 2". Ancora più indietro le Aprilia: Alvaro Bautista è 20esimo a 2"3, mentre Marco Melandri è nuovamente in coda, ma almeno questa volta ha ridotto a sette decimi il ritardo sulla ART-Aprilia di Alex De Angelis.