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MotoGP | Bagnaia, poker ma si nasconde: "30 punti sono ancora tanti"

Pecco è entrato nella storia della Ducati, diventando il primo pilota capace di vincere quattro gare consecutive in MotoGP con la Rossa. Così è tornato a soli 30 punti da Quartararo, ma per ora vuole continuare a ragionare di gara in gara. Sul duello finale con Bastianini invece non si aspettava "sconti" dal futuro compagno di box.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

E' in Ducati da meno di quattro anni e nel team ufficiale da meno di due, ma Pecco Bagnaia è già riuscito a scrivere una pagina di storia del marchio di Borgo Panigale. Neppure Casey Stoner, l'unico a portarla al titolo in MotoGP, era mai riuscito a vincere quattro gare di fila nella classe regina con la Rossa. Impresa che invece il pilota piemontese è riuscito a portare a termine oggi a Misano, dopo essersi già imposto nelle tre gare precedendi di Assen, Silverstone e Red Bull Ring.

Una vittoria sudata, perché il compagno di marchio e futuro vicino di box Enea Bastianini si è arreso per appena 34 millesimi sulla linea del traguardo, provandoci fino alla fine. Ma è anche un successo pesante, perché porta a ben 61 punti il gap recuperato nei confronti del leader Fabio Quartararo nell'arco di questa striscia. Ora quindi il ritardo nei confronti del francese si è assottigliato a soli 30 punti.

Avendo un casco dedicato a Dennis Rodman, gli è stato chiesto se fosse stata una vittoria frutto della sregolatezza che caratterizzava l'ex cestista: "E' una vittoria nata dando la vita per cercare di portarla a casa. Il ritmo negli ultimi giri non me lo sarei aspettato ed è stato veramente come una qualifica. Ho spinto al 100% per cercare di non dare possibilità di sorpasso a chi mi seguiva".

L'inizio della gara non è stato per niente semplice, ma la bravura di Pecco è stata quella di non perdere la testa e di riuscire ad amministrare nonostante la pressione di Maverick Vinales e di Bastianini.

"All'inizio si faceva molta fatica, perché credo che la Moto2 avesse pulito via molta della gomma della MotoGP, quindi era abbastanza complicato fermare la moto. Mano a mano che è calata la benzina e la pista si è gommata, è andata sempre meglio."

"Di conseguenza siamo riusciti ad andare più forte, perché all'inizio sentivo Maverick che spingeva dietro di me e ho visto che al primo giro Enea aveva i miei stessi problemi. Però alla fine abbiamo spinto forte e sapevo che Enea aveva un gran passo: stamattina era stato molto veloce con una gomma usata, inoltre era passato dalla soft alla media. Non è stato facile, ma siamo riusciti a portare a casa una gara molto importante per il campionato".

Negli ultimi giri, Bastianini si era fatto decisamente minaccioso alle sue spalle e all'ultimo giro ci ha anche provato un paio di volte. Ma secondo Bagnaia questo fa parte del gioco ed è giusto che sia così in questa fase della stagione. "Non avevo paura che mi attaccasse, me lo sarei aspettato. Ma non vedo il motivo di dover dare ordini di scuderia in questo momento, quindi sarebbe stato più che lecito".

Del resto, nonostante la grande rimonta, Pecco per ora non vuole sentire parlare di lotta per il Mondiale o di calcoli in questo senso. Anche perché ragionare di gara in gara è quello che gli ha permesso di mettere insieme questo clamoroso filotto.

"Aspettiamo, perché 30 punti sono ancora tanti, quindi bisogna rimanere concentrati. In questo momento dobbiamo pensare al test di martedì e mercoledì, perché sarà importante per la prossima stagione per non commettere errori con la moto nuova. Poi magari potremo portare qualcosa già alla prossima gara che ci potrebbe dare subito un vantaggio. Al campionato ci penseremo quando saremo a 5-10 punti".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Oltre alle quattro vittorie consecutive, c'è un altro numero impressionante: con quello di oggi, i suoi successi sono diventati 10 nelle ultime 20 gare. Il pilota della Ducati però vuole rimanere concentrato, senza pensare troppo a queste cose.

"Sinceramente, in questo momento siamo in uno stato di forma molto buono e dobbiamo continuare così, a fare questo tipo di lavoro. Sicuramente sono numeri importanti, ma anche numeri ai quali non voglio dare troppo peso in questo momento. In ogni caso, sono molto contento di come stiamo riuscendo a portare a casa le gare".

Oggi ha detto basta alla MotoGP Andrea Dovizioso, uno dei piloti italiani con più successi nella classe regina, che però ha detto di essere convinto di aver passato lo scettro ad una nuova generazione di piloti italiani vincenti.

"In questo momento è un po' troppo ottimistico dire questo, anche se è vero che i piloti italiani che ci sono oggi in MotoGP sono tutti molto forti. Enea, ma anche tutti gli altri piloti dell'Academy e Diggia, siamo tutti giovani e con una gran fame di stare davanti. La nuova generazione italiana è molto promettente in questo momento, quindi possiamo fare davvero un grande lavoro".

Il piemontese però ha voluto anche ricambiare il complimento con parole dolci per il forlivese: "Voglio ringraziarlo, perché se oggi la nostra moto è così competitiva è anche grazie al lavoro che ha cominciato lui".

Il discorso poi si è spostato su Quartararo e sulla possibilità che stia iniziando a sentire la sua pressione. Pecco l'ha un po' svicolata, buttando la cosa più su un piano tecnico che su quello emotivo.

"Non lo so. L'anno scorso qui aveva fatto secondo ed andava molto forte. Ma era veloce anche questo fine settimana. In questo momento noi abbiamo un vantaggio in accelerazione ed abbiamo un po' ridotto il punto negativo dell'anno scorso, che era la percorrenza. Nel 2021 Fabio mi recuperava due decimi al T1 qui, oggi invece ero io il più veloce. Loro riescono ancora a far girare meglio la moto, ma stiamo lavorando anche su quello", ha concluso.

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